La gravidanza isterica, nota anche come pseudociesi, è una condizione in cui una donna manifesta segni e sintomi tipici della gravidanza, nonostante non vi sia alcun feto nel grembo.
Ci possono essere anche alterazioni del ciclo mestruale, gonfiore addominale, nausea e persino la percezione dei movimenti fetali.
Le cause di questa condizione possono essere complesse: fattori psicologici, ormonali o neurologici. Affrontare la gravidanza isterica richiede un'approccio attento e comprensivo.
Scendiamo nei dettagli e vediamo quali sono i sintomi della gravidanza isterica e cosa fare nel caso ci dovesse accadere.
I sintomi sono simili a quelli della gravidanza vera e propria: le mestruazioni si interrompono, la pancia diventa più rotonda e si avvertono nausee mattutine.
Questi sintomi si verificano anche se non c'è nessun bambino in grembo, ecco perché si parla di gravidanza isterica.
I sintomi variano da donna a donna, e possono includere anche sensazioni di tensione toracica o sbalzi d'umore.
In una gravidanza apparente, conosciuta negli ambienti medici come gravidanza isterica o nervosa, la donna nota segni di gravidanza per diverse settimane o mesi, anche se non è incinta.
Solo l'esame del ginecologo dimostra che non c'è gravidanza e che la psiche o il corpo hanno simulato i sintomi della gravidanza.
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Le donne colpite possono mostrare alcuni o più dei seguenti sintomi di pseudo-gravidanza:
Alcune donne avvertono addirittura dei movimenti nello stomaco e pensano che sia il feto. Ma com'è possibile tutto ciò?
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Le donne colpite da una falsa gravidanza spesso sperimentano enormi sofferenze.
Da un lato perché molte donne desiderano disperatamente un bambino e dall'altro perché spesso la società fa molta pressione su questo aspetto.
La causa di una falsa gravidanza è spesso dovuta ad un desiderio molto intenso di essere madre, ma purtroppo non riesce a restare incinta.
Un'altra possibile ragione potrebbe essere che la donna ha molta paura di rimanere incinta. La paura può diventare così intensa da sviluppare i sintomi della gravidanza. La paura della gravidanza può, ad esempio, essere basata su un'esperienza traumatica.
È possibile che i sentimenti e lo stress associati all'avere figli siano così intensi che il corpo possa essere effettivamente influenzato psicologicamente per mostrare segni di gravidanza.
La psiche può così influenzare il ciclo e far venire tutti i malesseri che abbiamo visto sopra.
Anche l'ormone prolattina, prodotto nella ghiandola pituitaria, svolge un ruolo importante nei presunti sintomi della gravidanza.
Un aumento del valore della prolattina può essere responsabile dell'assenza di mestruazioni, di seni doloranti e persino della produzione di secrezioni mammarie (galattorrea).
Secondo l'esperto il livello di prolattina spesso risulta sbilanciato, soprattutto in caso di stress. Anche l’assunzione di alcuni farmaci, come gli psicofarmaci, può aumentare i livelli di prolattina.
Anche un'aumentata produzione degli ormoni sessuali femminili estrogeni e gestageni può favorire i sintomi di una falsa gravidanza, come aumento di peso, ritenzione idrica, appetito e sbalzi d'umore.
Anche alcune malattie possono causare sintomi che suggeriscono una gravidanza. Nausea, vomito o aumento della circonferenza addominale possono essere dovuti a malattie gastrointestinali, tumori benigni, tumori ormonalmente attivi, cancro o cisti ovariche.
In questo caso è utile un esame ecografico per determinare se un ovulo fecondato si è effettivamente impiantato nell'utero o se la causa dei sintomi può essere trovata altrove.
Se, grazie agli esami ecografici e alla visita con un ginecologo, si esclude la gravidanza, lo specialista dovrà pensare al trattamento di cura giusto.
Se la gravidanza isterica è riconducibile a cause psicologiche, le ragioni della falsa gravidanza possono essere esplorate ed elaborate nell'ambito della psicoterapia.
Se la ragione, invece, è riconducibile a cause fisiche, queste vengono trattate a seconda del fattore scatenante.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma. Direttore Emanuela Valente.
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