Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, definisce frutto di "strumentalizzazione politica" da parte dell'"opposizione più becera d'Italia" le polemiche che nelle ultime ore stanno infuriando circa l'individuazione degli ospiti che animeranno la festa di Capodanno nella località sul litorale romano. Si tratta di Gué Pequeno e di Emis Killa, ma le proteste riguardano quest'ultimo per via di testi con espliciti riferimenti al femminicidio come alcune strofe in particolare di "3 messaggi in segreteria".
E ancora:
Il primo cittadino eletto per Fratelli d'Italia definisce "assurde" le accuse. "Non devo certo difendere Emis Killa, ma non stiamo parlando di artisti che hanno costruito la propria carriera inneggiando alla violenza sulle donne. Qualche testo è stato criticato perché contenente espressioni particolari e certo non condivisibili. Ma se la preoccupazione è questa, garantisco che a Ladispoli queste non si sentiranno".
Fa dunque un po' sorridere l'idea che un sindaco imponga a un rapper la scaletta di un concerto. "C'è un rapporto ottimo con l'artista, il management e la società alla quale ci siamo affidati - spiega allora Grando - Anche l'anno scorso Emis Killa si esibì da noi e ci furono le stesse polemiche politiche, ma quei testi non furono eseguiti. Evidentemente fu lui stesso a rinunciare".
A Grando vengono inoltre contestati i 345.000 euro che saranno spesi per la serata; di cui 200.000 per gli ospiti musicali. "Confermo. Di questi, una parte verrà da contributi regionali (40.000 euro, ndr). I prezzi per Capodanno sono questi e non stiamo facendo il passo più lungo della gamba. Molti altri spendono di più".
Tag24 chiede allora al sindaco se non stia pensando di invitare Emis Killa (del quale è tra l'altro uscita di recente la versione deluxe dell'album "Effetto Notte") a lanciare dal palco messaggi contro la violenza per cancellare definitivamente le polemiche. "Perché? È una cosa talmente ovvia. Perché dovremmo chiedere a un cantante di invitare le persone a non commettere reati? Sono abituato oramai alle polemiche (effettivamente, di recente, c'era stata quella del leone fuggito dal circo; ndr). Vorrà dire che ci faranno gioco dal punto di vista promozionale".