L’8 dicembre si celebra l’Immacolata Concezione, la festività religiosa che apre le celebrazioni natalizie del mese di dicembre e quest’anno coincide con il venerdì. Ed è per questo motivo che riceviamo numerose domande riguardanti gli effetti in busta paga.
Molti si chiedono se spetta un bonus, una somma aggiuntiva o se viene considerato come ferie; altri, invece, sono più preoccupati di perdere la festività a causa dell'assenza per malattia o maternità. Insomma, non si può dire che i lavoratori siano poco attenti alle ricorrenze del mese di dicembre.
Per il 2024, per il lavoro stanno per arrivare importanti novità. Nonostante le controversie sul salario minimo, attualmente i lavoratori hanno diritto alle festività in busta paga fino al 31 dicembre 2023. Vediamo insieme come viene pagato l’8 dicembre, l'Immacolata Concezione, in busta paga.
Le novità del mese di dicembre sono numerose, poiché è un periodo lavorativo associato alle festività natalizie. Per alcuni lavoratori, si tratta di giornate effettivamente lavorate, mentre per altri rappresenta un periodo di festività.
Pertanto, abbiamo ricevuto numerose domande che sollevano il problema della giornata lavorativa in concomitanza con l'assenza per festività. In particolare, c'è interesse nel comprendere quali siano i reali effetti in busta paga legati alla festività dell’Immacolata Concezione e come viene pagato il 6 dicembre di Sant’Ambrogio in busta paga.
La disciplina normativa che regola i diritti e i doveri del lavoratore durante il periodo delle ricorrenze festive ha subito diversi correttivi, sia per quanto riguarda la determinazione dei giorni festivi che per quanto concerne il trattamento economico.
La legge 27 maggio 1949, n. 260, che regola le ricorrenze festive, è stata modificata dalla legge 5 marzo 1977, n. 54.
L’articolo 1 della legge 5 marzo 1997 n. 54, recita:
Le festività nello stipendio non derivano dalle buone intenzioni del datore di lavoro, bensì rappresentano il diritto dei lavoratori di ricevere la remunerazione spettante per le ferie, che siano godute o meno.
Le festività nazionali devono essere regolarmente retribuite in busta paga. La distinzione potrebbe dipendere dal giorno in cui cade la ricorrenza, che sia un giorno feriale come sabato e domenica o meno.
Di conseguenza, si fa spesso riferimento alle festività godute e non godute. In breve, le festività non godute si verificano nei giorni feriali, come sabato o domenica, ossia i giorni di riposo per il lavoratore.
È comunque importante sottolineare che anche le festività non godute devono essere retribuite regolarmente nello stipendio, al pari di quelle godute.
I lavoratori, per la giornata dell’8 dicembre, avrebbero diritto a una festività goduta nello stipendio, poiché si tratta di un giorno infrasettimanale. Tuttavia, dato il numero di diritti coinvolti, ecco un breve riepilogo delle prerogative dei lavoratori in caso di festività:
Il calcolo della festività religiosa dell’8 dicembre in busta paga è condizionato dalla presenza di diverse situazioni relative allo svolgimento o meno dell’attività lavorativa.
La maggior parte dei lavoratori che non presta servizio lavorativo ha diritto alla retribuzione ordinaria, indipendentemente dal pagamento orario o mensile.
Per coloro che prestano servizio regolarmente in un giorno festivo, è prevista una maggiorazione sulla retribuzione ordinaria, come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento. A titolo di esempio: