La recente pubblicazione della circolare Inps n. 102 del 2023 segna un importante cambiamento nella gestione del lavoro occasionale nel settore agricolo. Questa normativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022), stabilisce un regime sperimentale per il biennio 2023-2024. Si tratta di un'innovazione significativa che prevede l'attivazione di contratti per un massimo di 45 giornate con specifiche categorie di lavoratori. Questo nuovo approccio, denominato LOAgri, ha l’obiettivo di semplificare gli adempimenti per i datori di lavoro agricoli.
Il LOAgri, o "Lavoro Occasionale in Agricoltura", è il fulcro di questa riforma. Questo nuovo regime sostituisce il precedente contratto di prestazioni occasionali (CPO) e introduce nuove dinamiche per il settore agricolo. La circolare Inps fornisce dettagli precisi sugli obblighi contributivi, le procedure amministrative di attivazione del LOAgri e le sanzioni in caso di violazioni.
La normativa stabilisce criteri specifici per i lavoratori che possono essere assunti con questo regime. Tra questi, troviamo persone disoccupate, percettori di vari sussidi come NASpI o Reddito di Cittadinanza (Assegno di inclusione dal 2024), pensionati, giovani studenti e detenuti o internati ammessi al lavoro esterno. Per i datori di lavoro, invece, si delineano obblighi informativi e contributivi, con una particolare attenzione alla correttezza previdenziale e assistenziale per i lavoratori.
L'introduzione del LOAgri mira a semplificare il processo di assunzione nel lavoro agricolo stagionale, garantendo al contempo le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato. Questa riforma è pensata per facilitare la continuità produttiva delle imprese agricole, agevolando il reperimento di manodopera per le attività stagionali.
Il contratto LOAgri prevede una durata massima di 12 mesi, con un limite di 45 giornate lavorative annue per singolo lavoratore. L’Inps ha chiarito che in caso di superamento di questo limite, il rapporto di lavoro occasionale potrebbe trasformarsi in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
La circolare specifica che anche i beneficiari di ammortizzatori sociali e gli studenti possono essere inclusi in questo tipo di contratto. Ciò apre nuove opportunità lavorative per queste categorie, integrando ulteriormente il mercato del lavoro in agricoltura.
I datori di lavoro sono tenuti a verificare la sussistenza dei requisiti dei lavoratori tramite autocertificazione e a inviare comunicazioni obbligatorie ai Centri per l'Impiego. Questo processo ha l’obiettivo di garantire la conformità con la normativa vigente e assicura che tutte le parti siano informate sui loro diritti e doveri.
Riepiloghiamo gli obblighi dei datori di lavoro agricoli. Prima dell'inizio di qualsiasi prestazione occasionale, i datori di lavoro devono soddisfare due requisiti fondamentali:
La consegna di copia della comunicazione di assunzione soddisfa l'obbligo informativo verso il lavoratore.
L'iscrizione dei lavoratori OTDO (Operai Temporanei Dipendenti Occasionali) nel Libro Unico del Lavoro può avvenire al termine del rapporto di lavoro. Il pagamento dei compensi, basato sulle retribuzioni definite dai contratti collettivi, deve essere effettuato tramite strumenti di pagamento tracciabili, escludendo la corresponsione in contanti.
In termini di contributi, i datori di lavoro sono obbligati a versare la contribuzione unificata previdenziale e assistenziale agricola all'Inps.
Per utilizzare il LOAgri, i datori di lavoro devono:
I contributi vengono calcolati applicando le aliquote previste per i lavoratori OTD. Questa contribuzione è rilevante ai fini delle prestazioni previdenziali, assistenziali e di disoccupazione. I lavoratori hanno diritto all'assicurazione IVS e INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Per soddisfare gli obblighi contributivi, i datori di lavoro devono: