Oltre 100 persone sono morte e altre 500 sarebbero rimaste ferite in un terremoto di magnitudo 6.2 che si è verificato nella notte in Cina, nella provincia nord-occidentale di Gansu.
I danni sono stati definiti "significativi": alcune case sono crollate e la gente è fuggita in strada per riuscire a salvarsi, secondo i media locali.
Il sisma è stato registrato come magnitudo 5.9 dal Servizio geologico degli Stati Uniti, mentre l'agenzia Xinhua ha riferito che è stato di magnitudo 6.2. Ha colpito la provincia di Gansu, vicino al confine con il Qinghai, dove si trova Haidong, alle 23:59 (ora locale) di lunedì 18 dicembre.
L'epicentro è stato registrato a una profondità di circa 12 chilometri nei pressi della città di Linxia. La scossa più forte è stata seguita da molte altre di assestamento.
Stando a quanto riferito dalla CCTV, 11 persone sono state uccise e più di 100 ferite anche nella città di Haidong, nella vicina provincia di Qinghai.
I soccorsi sono stati avviati nelle prime ore di martedì, con il presidente cinese Xi Jinping che ha chiesto "sforzi a tutto campo". Il bilancio dei morti si è aggravato nel corso delle ore: attualmente è arrivato a 118. Mentre i feriti sarebbero oltre 500.
I soccorritori stanno scavando tra le macerie in condizioni di gelo, in una corsa contro il tempo. Molte case sono crollate e si cercano superstiti. Migliaia di persone sarebbero sfollate.
Taiwan si è detta pronta ad aiutare la Cina e a offrire assistenza in seguito al disastro.
I terremoti non sono rari in Cina. Lo scorso agosto, un terremoto superficiale di magnitudo 5,4 ha colpito la Cina orientale, facendo crollare molti edifici e ferendo 23 persone.
Mentre a settembre del 2022 un terremoto di magnitudo 6,6 ha colpito la provincia di Sichuan, causando quasi 100 morti.
Nel 2008, il sisma di magnitudo 7,9 ha provocato oltre 87mila morti o dispersi, tra cui 5.335 studenti.
Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto le sue "profonde" condoglianze al leader cinese Xi Jinping. Lo ha comunicato il Cremlino.
ha dichiarato Putin.