"Acqua alta" al San Camillo. L'allagamento si è verificato intorno alle 9.30 della mattina, al quinto piano del padiglione Antonini. A causare l'ingente perdita sarebbe stato il guasto di un bocchettone dell’impianto antincendio. L'acqua ha in breve tempo invaso il piano, scendendo poi a cascata in quelli sottostanti attraverso le scale e i vani ascensori. Tutti i pazienti dell'edificio sono stati evacuati. La scorsa estate, l'ospedale sulla Gianicolense è stato teatro di un altro momento di panico a casua della presenza di un serpente, avvistato lungo i corridoi del nosocomio da un paziente.
Le squadre di emergenza dell'ospedale, coadiuvate dai vigli del fuoco, sono prontamente intervenute sul luogo dell'allagamento e hanno riportato la situazione alla normalità, arginando la perdita d'acqua. Fino a quando gli ambienti non risulteranno completamente asciutti e fruibili dai pazienti, il quarto e il quinto piano del padiglione Antonini rimarranno chiusi al pubblico. Gli altri piani risultano aperti e agibili.
Dai primi sopralluoghi, non risulta alcun danno strutturale. Durante le prime fasi dell'allagamento, tutti i pazienti presenti all'interno del padiglione sono stati evacuati in sicurezza. L'allarme è cessato intorno alle 11.30 di oggi, permettendo il ripristino delle prestazioni mediche negli ambienti che non sono stati interessati dalla perdita d'acqua.
Il padiglione del San Camillo interessato dall'allagamento è dedicato a Giuseppe Antonini, psichiatra della seconda metà dell'Ottocento. Nella struttura non ci sono stanze di degenza ma solo ambulatori. Nello specifico, il padiglione accoglie il centro per i donatori di sangue e i servizi ambulatoriali relativi a Medicina trasfusionale, Medicina interna, Endocrinologia, Diabetologia, Rianimazione motoria, Fisioterapia e Dietologia. La dirigenza dell'azienda ospedaliera ha definito minimo l'impatto sui servizi offerti all'interno della struttura.