I dipendenti affetti da problemi di salute hanno il diritto all'indennità di malattia, un sostegno che consente loro di recuperare e guarire senza dover rinunciare al loro stipendio. Questa prestazione richiede la presentazione di un certificato medico e la disponibilità del dipendente in specifici orari, recentemente soggetti a riforme nel settore pubblico.
La disponibilità non rappresenta una formalità insignificante, bensì è cruciale per consentire le visite ispettive richieste dall'Inps o dal datore di lavoro per valutare le condizioni del dipendente. È essenziale che queste visite confermino le informazioni contenute nel certificato medico, e affinché ciò avvenga, la reperibilità del dipendente è fondamentale.
Il lavoratore deve realmente trovarsi in condizioni di malattia (evitando così un utilizzo indebito dell'indennità), impegnandosi contemporaneamente nel recupero della salute e nel ritorno al lavoro, senza intralciare i controlli. Ciò che rischia chi non si rende reperibile è di non essere trovato quando ciò è necessario. La reperibilità durante la malattia è richiesta in fasce orarie diverse a seconda che il datore di lavoro sia del settore privato o pubblico.
Nel settore privato, la reperibilità è richiesta dalle 10:00 alle 12:00 del mattino e dalle 17:00 alle 19:00 del pomeriggio tutti i giorni della settimana, compresi i giorni festivi. Dopo un lungo negoziato e decisioni dei Tribunali Amministrativi Regionali (Tar), questi orari sono stati estesi anche ai dipendenti pubblici, prima soggetti a una reperibilità di 7 ore al giorno. In entrambi i casi, la reperibilità in queste fasce orarie è fondamentale per non perdere il diritto all'indennità.
Le conseguenze per il dipendente che manca alla visita ispettiva variano in base alla situazione, considerando:
Le conseguenze per la mancata partecipazione alle visite ispettive variano in base a diverse circostanze e possono influire sia sul piano economico che disciplinare.
È possibile uscire durante le fasce orarie di reperibilità senza rischiare la perdita dell'indennità di malattia, a condizione che ci sia una reale necessità. Le assenze sono consentite e giustificate per motivi di salute, come visite mediche o l'acquisto di farmaci, a patto che siano preventivamente comunicate al datore di lavoro e possano essere documentate.
Solo in situazioni urgenti, come ricoveri o accessi al pronto soccorso, è accettata la mancanza di preavviso. Va sottolineato che se una persona si ammala in una località diversa dalla sua residenza o deve ricevere cure mediche altrove, ha il diritto di richiedere la modifica dell'indirizzo di reperibilità, pur rispettando gli obblighi di reperibilità nelle fasce orarie stabilite.