Primo Angelus del 2024 per Papa Francesco, che ha salutato i fedeli dalla Basilica di San Pietro oggi 1° gennaio. Il Pontefice nel suo intervento ha anche ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Papa Francesco ha recitato il primo Angelus del 2024
Papa Francesco ha recitato il primo Angelus del 2024 oggi 1° gennaio dalla Basilica di San Pietro. Il pontefice ha anche presieduto la celebrazione della messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. A concelebrare insieme al Papa anche ventiquattro cardinali, sedici vescovi e duecento sacerdoti. Francesco naturalmente ha parlato di fronte ad una comunità gremita, visto che i fedeli presenti in San Pietro per la celebrazione sono stati circa 7mila.
Papa Francesco: "Ringrazio di cuore il Presidente Mattarella"
Il Pontefice durante l'Angelus ha voluto ringraziare anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che l'ha citato nel suo discorso di fine anno:
"Ringrazio il signor Presidente della Repubblica italiana per le espressioni augurali che mi ha indirizzato nel suo messaggio per il fine anno. Le ricambio di cuore invocando la benedizione del Signore sul suo servizio e al Paese".
Papa Francesco: "L'amore è fatto di rispetto e gentilezza"
Nell'introduzione il Pontefice ha invocato la preghiera nei confronti di Maria, affinché nel 2024 la comunità dei fedeli possa crescere in questo suo amore.
"Preghiamo la Madre di Dio e Madre nostra, perché nel nuovo anno possiamo crescere in questo amore mite, silenzioso e discreto che genera vita. E aprire nel mondo sentieri di pace e di riconciliazione. La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere. L’amore è fatto di rispetto e gentilezza. In questo modo abbatte le barriere e aiuta a vivere relazioni fraterne, a edificare società più giuste e umane più pacifiche. Ricordiamoci questo: l’amore non soffoca mai, l’amore fa spazio all’altro e lo fa crescere".
Francesco: "Non dimentichiamo i Paesi che oggi sono in guerra"
Il Papa però ha rivolto il proprio pensiero anche ad Ucraina, Palestina e Israele che stanno affrontando una guerra. Il Pontefice ha poi invocato la pace, unico mezzo per risolvere la situazione attuale:
Per favore non dimentichiamo l'Ucraina, la Palestina, Israele che sono in guerra. Preghiamo affinché venga la pace. La Vergine Maria, la Santa Madre di Dio sostenga con la sua materna intercessione il proposito, l'impegno di essere operatori di pace in ogni giorno del nuovo anno".
Francesco segue con preoccupazione gli eventi del Nicaragua
Il pensiero del Pontefice è andato anche ai vescovi e sacerdoti che sono stati privati della propria libertà in Nicaragua:
"Seguo con preoccupazione quanto sta avvenendo in Nicaragua dove vescovi e sacerdoti sono stati privati della libertà. Esprimo a essi, alle loro famiglie e all’intera Chiesa nel Paese la mia vicinanza nella preghiera. Alla preghiera insistente invito pure tutti voi qui presenti e tutto il popolo di Dio mentre auspico che si cerchi sempre il cammino del dialogo per superare le difficoltà. Preghiamo per il Nicaragua oggi".