Luca Barbareschi è pronto a tornare con In barba a tutto, il nuovo programma di approfondimento di Rai 3 in cui ospiterà personaggi noti dello spettacolo con il suo stile unico. L’occasione è stata però anche quella per chiarire alcuni aspetti per la situazione del Teatro Eliseo, che lui aveva riportato ad essere uno dei più apprezzati prima che la crisi e la mancanza di finanziamenti lo costringessero a sospendere l’attività teatrale. Un sogno come lo ha definito durante la registrazione del programma, tra l’altro una piacevole sorpresa in positivo.
Luca Barbareschi quando gli chiediamo quale sia la cosa più importante per lui sottolinea: Non potrò mai rinunciare al palco. Ho messo 14 milioni di euro per un teatro, è un luogo di condivisione. Non ho mai preso 1 euro, neppure quando recito. Sapevo che ci avrei perso, ma non posso rinunciare. Il teatro non morirà mai, il contatto con il pubblico non può finire. La qualità è calata drasticamente, ma non se ne può fare a meno.
Poi rimarca a proposito dell’attuale situazione del teatro rimarcando quanto accaduto e svelando un importante aneddoto: Eliseo è aperto ci faccio Convention (ultimamente lo ha affittato Renzi per quella di Italia Viva ndr), ma o gli altri rubano o io devo diventare mandrake perché non ricevendo un euro dovrei vendere i biglietti a 12 mila euro l’uno. Io ho comprato anche tutti i 6 mila netti quadri del palazzo accanto perché da giocatore ho raddoppiato, arrivando a vendermi la casa di New York. L’unico che mi ha aiutato è stato Giorgio Napolitano, lui ci ha fatto dare gli 8 milioni che servivano. C’erano anche i 5 Stelle che non pagavano perché io ho ancora crediti per 400 mila euro dal comune di Roma. Zingaretti e la Raggi hanno deciso che dovevo chiudere nonostante facessi 24 spettacoli.
Quando gli chiediamo delle indiscrezioni uscite sui giornali sull’inserimento nel bilancio della Regione Lazio di 24 milioni di finanziamento per rilevare proprio il Teatro Eliseo e tolto dopo le tante pressioni ricevute: Non so nulla e leggo sui giornali, ma se qualcuno vuole darmi una mano ne sono contento. Sottolineo però che io non voglio aiutino l’Eliseo, ma bensì che facciano un progetto per il teatro italiano. Questo è il problema, le Marche hanno 70 teatri storici ed il Lazio 4. Dobbiamo fare un piano Marshall per aiutare il teatro, un piano industriale vero. Mi auguravo che aprissero altri 20 Eliseo.