"Chiara Ferragni è la Wanna Marchi dei nostri tempi". Parola di Stefano Zecchi, filosofo e commentatore, che ha criticato la strategia dell'imprenditrice digitale, sostenendo che la sua fluidità è un mezzo per influenzare persone vulnerabili e accusandola di perseguire l'obiettivo di guadagnare a ogni costo.
In un'intervista a La Verità, Zecchi esprime scetticismo sulla buona fede di Chiara Ferragni e sulla spiegazione degli errori di comunicazione, affermando che l'obiettivo principale era fare profitto a qualunque costo. Ritiene che la famiglia Ferragni utilizzi i loro ampi appartamenti come vere e proprie officine di comunicazione, definendoli persone intelligenti, astute e ben gestite:
Il filosofo sottolinea che il fenomeno Ferragni sta perdendo smalto, attribuendo il declino alla stessa forza che l'ha alimentato. Zecchi suggerisce che potenti realtà economiche hanno manipolato Ferragni come una figura di primo piano, e ora stanno ritirando il loro sostegno, predeterminando l'inevitabile declino della sua popolarità. Prevede l'avvento di un nuovo testimonial più fresco e giovane per prendere il suo posto:
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