A Monreale, provincia di Palermo, un uomo è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di carcere: l'accusa era di minacce gravi e violenza sessuale ai danni della moglie.
La donna aveva subìto per anni violenze e abusi psicologici, minacce di morte davanti alle loro figle e stupri. Dopo essersi rivolta alle Forze dell'Ordine, sono scattati gli arresti per il 47enne e oggi 17 gennaio è arrivata la condanna dopo il processo con rito abbreviato.
Una situazione di profondo disagio familiare, sfociato in episodi gravissimi di violenza (calci, pungi e tirate di capelli), minacce fisiche e in diversi stupri. Una donna di 40 anni, D. R., a Monreale, provincia di Palermo, nel 2021 aveva trovato il coraggio e la possibilità di denunciare il marito, un uomo di 47 anni monrealese, L. L.
Per 5 anni, dal 2016 fino al 2021 per l'appunto, il 47enne aveva picchiato e violentato sua moglie, costringendola al silenzio minacciandola di morte (una volta brandendo anche un grosso coltello da cucina). La donna, costretta da questa situazione ad anni di silenzio e dinieghi di fronte alle preoccupazioni di genitori e amici, si è poi decisa a rivolgersi alle Forze dell'Ordine e agli avvocati Salvino e Giada Caputo.
Grazie al loro sostegno, la donna con le figlie si è costituita parte civile in tribunale. Al termine del processo, per il 47enne è arrivata una condanna a 7 anni e 4 mesi di carcere. Sono stati disposti anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, la perdita della potestà genitoriale ed un anno di misura di sicurezza dopo la detenzione.
Per L. L. è scattato anche il divieto di avvicinarsi alla moglie. Il giudice per l’udienza preliminare di Palermo ha infine disposto la separazione dei due coniugi. Soddisfatti gli avvocati Salvino e Giada Caputo: