Ottenevano con l'inganno le chiavi di appartamenti, case o attività commerciali, le duplicavano grazie ad un negozio di ferramenta di fiducia e poi entravano indisturbati per svaligiarli. Con questa modalità una banda di ladri ha per qualche tempo seminato il panico fra i residenti di Bari, che si ritrovavano senza più oggetti di valore.
Nella banda faceva parte anche Giovanni Cassano, detto "u' curtu", fratellastro dell'ex calciatore di Roma, Inter, Bari e Sampdoria Antonio, con il quale però non intrattiene alcun rapporto. Arrestati anche gli altri componenti della banda di ladri.
Dopo lo scioglimento della BoboTV, un'altra brutta notizia per Antonio Cassano. L'ex calciatore e nazionale italiano ha visto il suo fratellastro, Giovanni, accusato e poi arrestato per aver fatto parte di una banda di malviventi che svaligiava negozi ed appartamenti a Bari.
Arrestate insieme a Giovanni anche altre otto persone, guidate proprio dallo stesso fratellastro di Antonio. Il metodo della banda si avvaleva anche di alcuni complici, di cui uno in un negozio di ferramenta ed un altro in un'agenzia di pratiche automobilistiche.
In tal mondo era possibile, per la banda di ladri, ottenere illegalmente le chiavi di case e negozi o targhe false, utilizzate su automobili che servivano a raggiungere i luoghi da derubare. Le Forze dell'Ordine hanno anche scoperto cellulari e schede telefoniche intestate a persone ignare dei furti, utilizzate dalla banda per sviare gli inquirenti nelle loro indagini.
La Procura di Bari ha predisposto diverse perquisizioni nelle case di Giovanni Cassano e dei suoi complici, dove sono state scoperti 110mila euro in contanti nascosti in una valigia, passamontagna, radio ricetrasmittenti, telefonini dedicati e chiavi universali.
In passato allo stesso Giovanni erano stati sequestrati un milione di euro in beni ottenuti tramite ricettazioni, rapine ed estorsioni aggravate anche dall'uso di armi.