Bologna è diventata una città a 30 km orari. Il limite è stato deciso dal Comune per dare una sterzata decisa al problema della sicurezza stradale. Una misura, tuttavia, considerata "non ragionevole" da Matteo Salvini, titolare del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Ma alle critiche del ministro risponde ora Valentina Orioli, assessora alla nuova mobilità del Comune.
Non bastassero i grattacapi - per usare un eufemismo - con gli altri partiti di maggioranza in vista delle Elezioni Regionali, Matteo Salvini decide di aprire un nuovo fronte di scontro con il Comune di Bologna.
Il motivo scatenante è la misura con cui la giunta comunale ha deciso di imporre il limite di velocità per tutto il territorio cittadino a 30 km orari. Una decisione sbagliata e immotivata per Salvini, titolare del dicastero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
In un post su 'X' (ex Twitter), il ministro ha rincarato la dose, utilizzando anche il sarcasmo contro una norma introdotta, a suo dire, per "non coprire il cinguettio degli uccellini col frastuono dei veicoli".
Costringere un’intera città a bloccarsi a 30 all’ora rischia di essere un danno per tutti, a partire da chi lavora, senza benefici proporzionali in termini di sicurezza e riduzione delle emissioni.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 19, 2024
Sono molto sorpreso che il Comune di Bologna motivi il provvedimento anche con la… pic.twitter.com/gThuj5NwgF
Non si è fatta attendere la replica da parte del Comune di Bologna, attraverso un commento dell'assessora alla nuova mobilità Valentina Orioli, che ha evidenziato al ministro come la norma vada nella stessa direzione del suo 'Piano per la sicurezza stradale'.
L'assessora cita la pag. 22 del 'Piano Nazionale Sicurezza Stradale', dove viene espressamente citata la limitazione della velocità come possibile intervento per "limitare le possibili conseguenze degli incidenti".
Orioli non risparmia una 'stoccata' a Salvini, dicendogli di mettere da parte "le posizioni ideologiche" e sostenere "le 'città 30' e il trasporto pubblico con i fatti".
Infine, dichiara che lei e la giunta comunale non si sottraggono a un eventuale confronto con Salvini, per poi passare a una richiesta diretta per mettere il ministro con le spalle al muro.