Meloni ascoltata dal Giurì sul caso Mes, entro il 9 febbraio la relazione della commissione.
Le parti sono state ascoltate, adesso occorrerà aspettare la decisione. Si avvia verso la conclusione l’inchiesta del Giurì d’Onore sulle dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni relative all’approvazione dell’accordo sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità.
La premier Giorgia Meloni ha detto il falso come sostiene l’ex premier Giuseppe Conte? Per saperlo bisognerà attendere la relazione della commissione d’inchiesta parlamentare, che dovrebbe arrivare in Aula entro il prossimo 9 febbraio.
A comunicarlo oggi, 19 gennaio, è stato il presidente del Giurì, Giorgio Mulè alla fine dell’audizione della premier che si è tenuta questa mattina nella biblioteca del Presidente della Camera.
L’audizione di Giorgia Meloni si è tenuta in mattinata ed è durata circa un’ora nel corso della quale la Presidente del Consiglio ha raccontato la sua versione dell’approvazione del Meccanismo Europeo di Stabilità. Non ha depositato alcuna documentazione aggiuntiva a differenza di Giuseppe Conte che ha depositato una documentazione di 100 pagine.
Ieri i componenti del giurì avevano ascoltato il suo accusatore, il leader del Movimento 5 Stelle che, all’epoca della firma dell’accordo sul Mes, era Presidente del consiglio. L’audizione di Conte è durata un’ora e mezza.
Non sono previste altre audizioni e il termine ultimo per la presentazione della relazione è stato fissato per il 9 febbraio.
Ha spiegato Mulè che ha ribadito il ruolo terzo e imparziale di tutti i componenti della commissione
La relazione una volta pronta sarà poi letta in Aula. Non è prevista alcuna discussione né votazione.
ha spiegato il vicepresidente della Camera, Mulè.
A richiedere l’intervento del Giurì è stato il leader M5S lo scorso 13 dicembre dopo che, in assemblea, la premier Meloni aveva accusato il Governo Conte di aver approvato il Mes il giorno dopo le dimissioni del governo Conte, quando era in carica solo per gli affari correnti.
Accuse che Conte non ha digerito chiedendo l’intervento della commissione d’inchiesta di Camera e Senato.
Ha chiarito il presidente Mulè. Insomma a breve scopriremo se l’accordo sul Mes sia stato o meno firmato con il favore delle tenebre.