Nelle strade di Barriera di Milano, quartiere della zona nord di Torino, arriverà dalla prossima settimana l'Esercito italiano. Come deciso dal comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, infatti, alle Forze dell'ordine già presenti sul territorio saranno affiancate le forze militari così da rafforzare il presidio in un'area che, da tempo, presenta non poche criticità.
Come segnalato a più riprese da cittadini e residenti, infatti, il combinato disposto di criminalità, spaccio, rifiuti e stazionamento di persone spesso sotto effetto di alcol ha reso negli ultimi tempi il quartiere invivibile per i residenti, anche a causa delle violente aggressioni verificatesi con sempre più frequenza.
L'arrivo dei militari dell'Esercito italiano nelle strade di Barriera di Milano sarà, peraltro, solo l'inizio di un più vasto piano di monitoraggio e di controlli che andrà presto a coinvolgere altre zone di Torino, come assicurato dal prefetto Cafagna.
Nel frattempo, oggi, esultano le forze di centrodestra che rivendicano il risultato ottenuto, come ricorda a TAG24 il consigliere comunale di FdI Enzo Liardo, denunciando l'inerzia del sindaco Lo Russo sui temi della sicurezza urbana.
Consigliere Liardo, l'arrivo dei militari a Barriera di Milano è una vittoria delle forze di opposizione al sindaco Lo Russo?
«Assolutamente: noi ci siamo sempre mossi per la sicurezza, mentre il sindaco non si è mai visto. Anzi: lui e la sua maggioranza sminuiscono sempre questi temi, parlando di "percezione", con un termine caro alla sinistra. Da parte del sindaco c'è stato non solo disinteresse, ma anche una vera e propria negazione del problema.
Forse è presto per definire la svolta di oggi come la soluzione al problema, ma certamente siamo di fronte a un'inversione di tendenza nella gestione di quanto accade nelle strade torinesi, dove i vigili - peraltro sotto organico - non riescono più a contenere l'ondata di delinquenza che si vede in certe aree.
Sicuramente è stato mandato un segnale: io stesso ho più volte fatto presente a Roma come le persone si aspettino, da un governo di centrodestra, più attenzione verso questi fenomeni.».
Può descrivere la situazione di Barriera di Milano per chi non vive a Torino?
«Barriera di Milano è diventata terra di nessuno. In alcuni angoli si spaccia tranquillamente, ogni tanto scoppiano risse che poi vanno anche a coinvolgere i passanti. Mi creda, una situazione davvero fuori controllo. La gente del quartiere è disperata, vorrebbe andarsene via ma non riesce neanche a vendere l'immobile perché non si trova nessuno disposto ad acquistare in quella zona».
Oltre ai problemi determinati dalla microcriminalità c'è anche un tema di mala movida?
«In questo caso no, sono due fenomeni diversi pur essendo entrambi negativi. A Torino in alcune zone c'è certamente un problema di mala movida ma qui, a Barriera di Milano, il fattore determinante è la delinquenza».