23 Jan, 2024 - 10:50

Per non pagare il canone RAI 2024 c’è una cosa da fare entro il 31 gennaio 2024

Per non pagare il canone RAI 2024 c’è una cosa da fare entro il 31 gennaio 2024

Nel 2024 si segnala un importante aggiornamento riguardante il canone RAI, una tassa obbligatoria per tutti i possessori di apparecchi televisivi in Italia. Con la Legge di Bilancio 2024, infatti, l'importo del canone RAI è stato ridotto da 90 a 70 euro annui, un cambiamento significativo che si riflette in una diminuzione di 20 euro sull'importo addebitato direttamente nella bolletta dell'energia elettrica. Questa modifica fa parte di una riforma più ampia, voluta dalla Commissione Europea, per rendere più trasparenti le bollette dell'energia elettrica.

Come non pagare il canone RAI 2024: come presentare la dichiarazione di non detenzione

Per i cittadini che non possiedono un televisore, è prevista la possibilità di esenzione dal pagamento del canone RAI. Per beneficiare di questa esenzione, è necessario presentare una dichiarazione di non detenzione all'Agenzia delle Entrate, attestando che nessun componente della famiglia anagrafica detiene un apparecchio TV nelle abitazioni per cui si è titolari di utenza elettrica. Inoltre, è possibile presentare tale dichiarazione anche in caso di cessazione dell'abbonamento radio televisivo per suggellamento.

L'esonero dal pagamento del canone RAI 2024 è dunque applicabile a chi non possiede una televisione in casa e, di conseguenza, non usufruisce del servizio. La dichiarazione di non detenzione può essere inviata tramite l'applicazione web dell'Agenzia delle Entrate, utilizzando l'accesso tramite SPID, CIE o CNS, tramite posta raccomandata o tramite PEC, purché la dichiarazione sia sottoscritta con firma digitale. È inoltre possibile avvalersi di intermediari abilitati, come i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o professionisti del settore.

Per quanto riguarda la modalità di invio tramite l’applicativo web dell’Agenzia delle Entrate, il processo prevede la visita alla pagina Modelli e istruzioni sul sito web dell'Agenzia delle Entrate, il download e la compilazione del modulo di dichiarazione di non detenzione, e l'invio di quest'ultimo insieme a una copia di un documento di identità valido. È fondamentale presentare tale dichiarazione ogni anno per mantenere l'esenzione dal pagamento.

Modalità di pagamento e rateizzazione del canone RAI

Per il 2024, l'addebito del canone RAI avverrà in 10 rate da 7 euro ciascuna, per le utenze già attive. Per le nuove utenze, l'importo sarà differenziato in base alla data di attivazione del contratto. Queste informazioni sono state fornite dall'Agenzia delle Entrate attraverso la risoluzione n. 1/2024, che stabilisce anche le nuove tabelle per il pagamento a rate del canone.

Come non pagare il canone RAI con la dichiarazione di non detenzione: entro quando inviarla

Per il 2024, è fondamentale rispettare le scadenze stabilite per presentare la dichiarazione e beneficiare dell'esenzione per l'intero anno. La richiesta va presentata entro il 31 gennaio 2024 per godere dell'esenzione dall'inizio dell'anno. In caso di mancata presentazione entro questa data, è comunque possibile richiedere l'esenzione per il secondo semestre dell'anno, inviando la domanda entro il 30 giugno 2024.

Bisogna inviare la domanda ogni anno

È essenziale sottolineare che la dichiarazione di non detenzione deve essere presentata ogni anno qualora si mantenga la condizione di non possesso di un apparecchio TV. Questa pratica garantisce l'esenzione continua dal canone RAI, evitando addebiti non dovuti.

Canone RAI 2024: altri casi di esenzione

L'esenzione dal pagamento del canone TV è prevista per chi non possiede televisori in nessuna abitazione residenziale con utenza elettrica a proprio nome. Come abbiamo visto, basta presentare la dichiarazione di non detenzione entro il 31 gennaio 2024 per essere esonerati dal pagamento sin da subito. Altre categorie esentate includono:

  • Anziani oltre 75 anni con reddito inferiore a 8.000 euro;
  • Militari delle Forze Armate Italiane in strutture come ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno (esclusi quelli in appartamenti privati all'interno di strutture militari);
  • Militari stranieri delle Forze Nato;
  • Agenti diplomatici e consolari di Paesi con trattamenti reciproci per diplomatici italiani;
  • Rivenditori o negozi di riparazione TV.
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Daniele Sforza
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