Come un fulmine a ciel sereno, sono arrivate in mattinata le dimissioni di Zvonimir Boban dalla Uefa. Il dirigente croato ricopriva il ruolo di Head of Football ed era considerato il braccio destro del presidente Alexsander Ceferin. Una scelta inaspettata e che può segnare una svolta importante per il futuro del calcio europeo.
Con un comunicato apparso pochi minuti fa sul sito dell'Uefa, è stata ufficializzata l'uscita di scena di Zvonimir Boban. L'ex dirigente del Milan ha rassegnato, infatti, le dimissioni da Head of Football. Un ruolo che il croato dal 2021 per ferma volontà del presidente Ceferin, che lo volle al suo fianco per intraprendere un nuovo progetto tecnico durante il suo secondo mandato. Proprio l'ipotesi di modificare lo statuto, con l'apertura al possibile terzo mandato del numero uno dell'Uefa, avrebbe scatenato l'ira di Boban. Le dimissioni non sono che una logica conseguenza.
Una lotta di principio e contro i compromessi del mondo del calcio. Nella sua lettera di dimissioni, Boban affronta i temi che lo hanno portato a prendere una decisione tanto drastica quanto necessaria. Impossibile continuare a perseguire un percorso comune. Il dirigente croato ha preferito fare un passo indietro. Alla base del disaccordo, la volontà di Ceferin di ricandidarsi nuovamente a capo della Uefa nel 2027. Un'ipotesi attualmente non percorribile, alla luce del limite dei due mandati. Ma il Congresso di Parigi dell’8 febbraio sarà chiamato a votare su un cambio che, invece, permetterebbe allo sloveno una nuova rielezione.
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