La vasectomia è un intervento chirurgico che comporta la sterilizzazione maschile, ovvero rende l'uomo incapace di generare figli.
Come viene effettuata? È un procedimento reversibile? Quali sono i rischi e i benefici? Scopriamo in dettaglio cosa implica la vasectomia.
La vasectomia è un metodo di sterilizzazione maschile. Si tratta di un piccolo intervento effettuato in anestesia locale o talvolta generale, che dura dai 10 ai 30 minuti e consiste nel tagliare i vasi deferenti (dove passano gli spermatozoi) che trasportano lo sperma prodotto dal testicolo.
La vasectomia interrompe così il viaggio degli spermatozoi verso l'esterno, anche se la loro produzione continua da parte dei testicoli, perché questi ultimi non vengono asportati.
Lo sperma perde così il suo potere fecondante poiché non contiene più spermatozoi: si parla di azoospermia. I cambiamenti nello sperma non sono evidenti se non con l'esame microscopico.
La vasectomia è un intervento solo maschile. Nelle donne può essere paragonata alla legatura delle tube, che permette di non avere più figli ed è un metodo contraccettivo definitivo.
Nessuna legge in Italia regolamenta la vasectomia o la vieta.
No. La vasectomia è un processo irreversibile.
Provare ad effettuare un nuovo intervento per la ricanalizzazione dei dotti deferenti è un processo complesso, rischioso e con un'alta percentuale di insuccesso.
La decisione di sottoporsi a una vasectomia è delicata e irreversibile, ecco perché richiede una ponderata riflessione, per non avere rimpianti.
La vasectomia viene eseguita in anestesia locale da un chirurgo urologico. L'intervento dura dai 10 ai 30 minuti al massimo. Esistono due tecniche per farlo:
Tecnica standard: il chirurgo inietta localmente un anestetico quindi pratica una piccola incisione sulla pelle delle borse (che avvolgono i testicoli), taglia i dotti e lega le estremità. Questa otturazione impedisce quindi il passaggio degli spermatozoi verso il pene e provoca azoospermia.
Tecnica senza bisturi: il chirurgo pratica un'unica, minima apertura nella pelle sulla linea mediana utilizzando uno strumento specifico, isola i vasi deferenti sotto la pelle e li taglia.
Questa è la tecnica che viene preferita perché riduce il rischio di complicanze (in particolare ematomi e infezioni locali ), abbrevia anche i tempi operatori.
No. Sono necessari almeno 2 o 3 messi affinché la sterilizzazione sia efficace.
Ecco perché viene fatto uno spermogramma durante la consultazione postoperatoria di 3 mesi. L'urologo può anche chiedere agli uomini di eseguire una ventina di eiaculazioni per eliminare gli spermatozoi residui che si trovano nei vasi deferenti a valle.
Si noti che la quantità di sperma eiaculato rimane normale perché la produzione di sperma da parte della prostata e delle vescicole seminali è la stessa.
Scopri cos'è la salpingectomia bilaterale, cliccando qui.
Quali sono le conseguenze della vasectomia? Eccone alcune:
Il rischio di complicazioni è basso. Può esserci un ematoma locale e/o un'infezione locale nell'1% dei casi. Possono persistere minimi dolori localizzati che spariscono, nella stragrande maggioranza dei casi, dopo una settimana.
La vasectomia è un metodo contraccettivo efficace, il tasso di gravidanza dopo è dello 0,1%.
Scopri cosa succede al corpo dopo un'isterectomia, cliccando qui.
La scelta di intraprendere questa procedura richiede una riflessione profonda, considerando la sua irreversibilità, e anche se una decisione ponderata può ridurre i rimpianti, nessuna garanzia può eliminare completamente questo rischio.