L'Italia dello sport si ritrova allo Stadio Olimpico per il match inaugurale del Sei Nazioni 2024 tra Italia e Inghilterra. Tantissime le personalità sportive che si affollano al 'Terzo Tempo Village', allestito allo Stadio dei Marmi antistante all'Olimpico e divenuto luogo di festa e condivisione per tutti gli appassionati di rugby.
Tantissimi tifosi, soprattutto bambini e famiglie, ormai una rarità sugli spalti di altre discipline, affollano il Terzo Tempo Village, allestito all'esterno dello Stadio Olimpico in vista della partita d'esordio dell'Italia nel Sei Nazioni, contro l'Inghilterra.
Il rugby conferma la sua natura fortemente popolare in Italia, grazie all'atmosfera gioiosa che lo accompagna, confermata proprio dagli stessi tifosi e dalle parole del presidente federale Marzio Innocenzi.
Ma tante sono anche le personalità dello sport che oggi hanno voluto essere presenti per questo importante appuntamento.
A partire da due vere e proprie leggende della 'palla ovale', Mauro Bergamasco e Leonardo Ghirlandini. Raggiunti dall'inviato di TAG24 Thomas Cardinali, i due confessano le loro aspettative per questo match inaugurale e per il cammino degli Azzurri in questa edizione del torneo.
Bergamasco, in particolare, non accetta chi dà l'Italia già in prima fila per aggiudicarsi il 'cucchiaio di legno', assegnato ironicamente alla squadra classificata ultima nel torneo.
Gli fa eco Ghirlandini, che sottolinea l'importanza, nel rugby come nello sport in generale, della tenuta mentale e del collettivo. A questo proposito, non ha visto di buon occhio le troppe pressioni messe sulle spalle di singoli come Ange Capuozzo, grande assente nella sfida di oggi.
Si definisce, con la solita ironia, "un rugbista mancato" Luigi Mastrangelo, anche lui a Roma per l'esordio degli Azzurri, entusiasta per la bellissima giornata di aggregazione.
Con lui, però, è impossibile non scambiare qualche battuta sulle Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi, con l'Italia del volley che non ha ancora staccato il proprio ticket per farne parte. Eliminazione della quale Mastrangelo non vuole proprio sentir parlare.
Una battuta, poi, sulla nazionale femminile, che ritrova in panchina quel Julio Velasco capace di portare sulla vetta del mondo la squadra italiana, da lui allenata tra il 1989 e il 1996, conquistando 3 ori europei, 2 mondiali e 5 vittorie nella World League.
Unire il gruppo, da un lato, ma anche permettere a una campionessa indiscutibile come Paola Egonu di esprimersi al meglio.
Presente all'Olimpico anche Massimiliano Rosolino che dice addirittura di "invidiare" al rugby la partecipazione di tante famiglie "pronte a tifare ma che poi, comunque vada, si ritrovano tutte insieme al 'terzo tempo'".
Anche con lui, come con Mastrangelo, si finisce col parlare di Olimpiadi, che hanno inevitabilmente la priorità sui Mondiali di nuoto che si disputano a Doha, importanti per Rosolino ma solo "perché i nostri protagonisti possono 'testarsi'".
Quando gli si chiede su quali Azzurri puntare, l'ex campione di nuoto non ha dubbi e mette in fila alcuni nomi sui quali ripone le sue aspettative e speranze.
Invidia per i sold out e l'atmosfera di "grande festa" la prova anche un altro campione dello sport italiano, l'ex schermidore Stefano Pantano.
Le Olimpiadi di Parigi vedranno la scherma italiana ancora protagonista e l'ex azzurro si augura di replicare i successi delle Olimpiadi di Tokyo.
Sulle aspettative, Pantano si mostra prudente e realista. Nelle sue parole emerge chiaramente la volontà di non caricare di pressioni una squadra che ne avrà già abbastanza, rappresentando, come ricorda lui stesso, "lo sport più medagliato d'Italia". Anche perché la concorrenza, negli anni, si è fatta decisamente più agguerrita.
Una battuta finale per l'altro, grande amore di Pantano: la Lazio.
Al malcontento dei tifosi biancocelesti per una campagna acquisti di gennaio deludente - l'unica squadra a non averne effettuati in tutta la Serie A - Pantano replica con la calma di chi ne ha viste tante e con la convinzione che gli uomini a disposizione di Maurizio Sarri possano competere per gli obiettivi stagionali.