Tutti e sette i giovani egiziani, accusati dello stupro sulla ragazzina 13enne avvenuto lo scorso 30 gennaio a Catania, sono stati arrestati. Oggi 6 febbraio il gip di Catania ha confermato gli arresti anche per i quattro maggiorenni del branco.
Dei quattro ragazzi maggiorenni, tre sono finiti in carcere, mentre il quarto- ossia il 'supertestimone' che ha indicato modalità e responsabilità- è ai domiciliari. Per lui è stato disposto il braccialetto elettronico.
Ieri 5 febbraio il gip aveva confermato la misura cautelare della custodia in carcere per i tre minorenni: due di loro sono ritenuti gli "esecutori materiali" dello stupro, anche se hanno cercato di difendersi dalle accuse.
I due giovani sono stati inchiodati sia dal fidanzato 17enne della vittima-picchiato e immobilizzato al momento degli abusi- che da uno degli altri aggressori.
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, prima della violenta aggressione la 13enne e il fidanzato 17enne sarebbero stati ricattati dal gruppo con un video da uno dei due violentatori, che li aveva ripresi poco prima in momenti di intimità.
Questo dettaglio è al vaglio degli inquirenti: lo smartphone è stato sequestrato.