Poter detrarre le spese dell’affitto spetta un'ottima agevolazione, in alcune situazioni, ma è possibile fruire della detrazione senza cambiare la residenza? Sicuramente, in molti si saranno posti questa domanda, per esempio nel caso in di un lavoratore lontano dalla propria casa o nel caso degli studenti universitari fuori sede.
In realtà, un modo c’è, ma bisogna prestare una rigorosa attenzione ai dettagli: in primo luogo, l'immobile deve essere destinato ad abitazione principale dell’inquilino.
Nel testo, forniremo una chiara spiegazione, su come detrarre le spese d’affitto nella dichiarazione dei redditi senza effettuare il cambio di residenza.
La detrazione delle spese d’affitto presuppone che il lavoratore abbia effettuato il cambio di residenza entro un determinato periodo di tempo. La domanda alla quale cercheremo di date una risposta e una spiegazione è la seguente: si deve cambiare residenza per ottenere le detrazioni per l’affitto? La risposta è affermativa, ma solo attuando i dovuti accorgimenti.
Si deve dimostrare che l’immobile locato costituisca la dimora abituale dell’inquilino. Si tratta della prima regola per ottenere la detrazione fiscale. È necessario che l’inquilino dimostri di abitare effettivamente nell’immobile locato, per esempio, conservando le bollette del gas, della luce.
Come abbiamo accennato, in alcuni casi, il requisito che richiede il cambio di residenza no è necessario. Uno di questi riguarda proprio la detrazione Irpef del 19% prevista per gli studenti fuori sede.
Questa agevolazione può essere richiesta da tutti gli studenti, iscritti ad un corso di laurea presso un’università ubicata in un Comune diverso da quello di residenza, distante almeno 100 chilometri.
L’immobile locato deve essere ubicato, però, nello stesso comune in cui ha sede l’università o, al limite, in un comune limitrofo.
Il calcolo dei chilometri previsti per beneficiare della detrazione Irpef deve essere effettuato facendo riferimento ad una via di comunicazione (linea ferroviaria o stradale, per esempio).
A quanto ammonta la detrazione? La detrazione del 19% viene calcolata sull’ammontare massimo dei canoni di affitto corrisposi in ciascun periodo d’imposta pari a 2.633 euro. La detrazione massima è pertanto pari a 500,27 euro.
Quando non spetta? Non si ha diritto all’agevolazione per:
Innanzitutto, vediamo quali sono gli importi della detrazione, in base al tipo di contratto stipulato.
Per i contratti a canone libero:
Per i contratti a canone concordato:
Bisogna anche specificare che cambiare la residenza, però, fa aumentare l’importo della detrazione. Per i lavoratori dipendenti che, per motivi di lavoro, hanno effettuato il cambio di residenza, spettano le seguenti detrazioni:
Abbiamo appurato che è possibile ottenere la detrazione sull’affitto se non si cambia la residenza, così come per chi cambia la residenza beneficia di una detrazione più alta.
Inoltre, la detrazione di chi trasferisce la propria residenza è più alta rispetto a quella che è prevista per gli studenti fuori sede che potranno beneficiare di una detrazione massima pari a 500,27 euro.
Come sempre, la detrazione si ottiene in sede di dichiarazione dei redditi (Modello 73072024 o Modello Redditi 2024).
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