Zelensky e Macron firmano l'accordo di sicurezza a Parigi: il 16 febbraio 2024 è una data storica che fa ben sperare per il futuro del conflitto che dal 2022 ha messo in ginocchio l'Ucraina. Ecco cosa prevede il testo e quali sono gli aiuti promessi nel patto tra le due nazioni.
Il Presidente dell'Ucraina Zelensky è atterrato nel tardo pomeriggio del 16 febbraio 2024 a Parigi e si è immediatamente recato all'Eliseo, dove ad aspettarlo c'era il suo omologo francese, il presidente Emmanuel Macron. All'aeroporto, ad attendere Zelensky, era presente il ministro delle Forze Armate della Francia, Sébastien Lecornu.
Volodymyr Zelensky nei giorni scorsi si era detto fiducioso sull'incontro con Macron, riponendo le migliori aspettative nella realizzazione di "un patto importante" con la Francia. Il Presidente ucraino aveva detto:
Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky hanno firmato all'Eliseo l'accordo bilaterale di sicurezza per gli aiuti destinati all'Ucraina. A sottostare al patto ben 25 Paesi, che hanno rinnovato il loro impegno per collaborare alla sicurezza di Kiev. Nel pomeriggio, a Berlino, Zelensky ha firmato un accordo analogo con la Germania.
Macron durante la conferenza stampa congiunta a Parigi con il Presidente Zelensky ha rinnovato tutta la sua ammirazione nei confronti dell'Ucraina e la determinazione incrollabile della Francia nel sostegno a Kiev.
Il presidente della Repubblica francese ha dichiarato:
Il Presidente dell'Ucraina Zelensky ha portato a casa un accordo molto importante per il destino di Kiev e la guerra contro la Russia di Putin. Si salda definitivamente l'asse Kiev-Parigi-Berlino, grazie al trattato siglato da 25 nazioni con la promessa di inviare ulteriori aiuti militari all'Ucraina, fornendo un appoggio nella lotta contro la Russia che va avanti, senza sosta, dal 2022.
L'intesa raggiunta tra i Paesi prevede anche nuovi aiuti di carattere militare per un ammontare pari a 1,13 miliardi di euro, in aggiunta ai 28 già inviati nel tempo da Berlino a Kiev. Nel "pacchetto di Monaco", come ricordato oggi dal ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, sono inclusi anche obici semoventi, 120 mila munizioni di artiglieria da 122 millimetri, e a partire dal 2025 un secondo sistema per la difesa aerea Skynex.