Con lo sviluppo delle nuove tecnologie e il proliferare dei pagamenti elettronici, sempre più richiesti, tenere i soldi in contanti in casa diventa sempre meno conveniente - o meno in uso.
La maggior parte delle persone hanno una carta prepagata o un conto corrente e i pagamenti elettronici tracciabili, fortemente richiesti per accedere anche alle agevolazioni fiscali, sono sempre più numerosi. Per non parlare, inoltre, del limite al tetto all’utilizzo dei contanti.
Al di la di questo, tenere i soldi in contanti a casa è poco sicuro per via di possibili furti o eventuali calamitosi, come incendi o crolli.
Quanti soldi si possono tenere in casa in contanti? Esiste una norma limitante?
Non ci sono limiti previsti dalla legge per la detenzione di denaro contante in casa. Ciò che esiste sono solo rischi. Nelle proprie case, si possono tenere quanti soldi contanti si voglia o si abbia bisogno, senza sottostare a limiti imposti dalla legge.
Bisogna solo stare attenti ai possibili rischi come rapine, deterioramento oppure la distruzione degli stessi dovuta ad incendi o altri eventi calamitosi. Quel che abbiamo appena detto vale, naturalmente, per monete e banconote.
Oltre a ciò, è molto importante che, in caso di controlli motivati, si possa dimostrare la provenienza del denaro. Si può prendere come esempio classico la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi oppure i casi in cui il Fisco noti alcune anomalie su quanto dichiarato.
Potrebbe essere fatta una richiesta formale di controlli, qualora risulti una più che evidente ed effettiva sproporzione tra il denaro contante detenuto in casa e il reddito dichiarato, soprattutto nel caso di nullatenenti o in assenza di redditi. Qualora, in questi casi, non si presenti neppure la dichiarazione dei redditi, il denaro detenuto in casa potrebbe anche essere considerato come derivante da attività illecite.
Si tratta di solo di supposizioni o eventualità, ma è molto importante che in caso di controlli si possa dimostrare la provenienza dei contanti per scansare ogni dubbio su possibili nature illecite.
Se non ci sono limiti per la detenzione di contanti in casa, la legge fissa limiti alla transazione. Dopo le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio del 2023, non ci sono novità per il 2024 e il tetto di utilizzo del contante per i pagamenti in contante rimane fissato a 5000 euro.
Chi non rispetta il limite stabilito dalla legge rischia contestazioni e sanzioni nell’ambito di applicazione della normativa sull’antiriciclaggio.
Più precisamente, la norma stabilisce il divieto di superare la soglia dei 4999 euro. La regola trova applicazione anche quando il trasferimento avviene con più pagamenti, ovvero per più operazioni di cifra inferiore effettuate in sette giorni.
Il limite deve essere rispettato solo per i trasferimenti: non riguarda in alcun modo il prelievo o il versamento per cassa in contanti del proprio conto corrente.
Chi abbia intenzione di tenere in casa grandi quantità di denaro contante, per evitare i rischi di cui abbiamo parlato prima, è bene che prenda qualche precauzione.
Ci sono alcuni consigli utili che potrebbero fare al caso di tutti per proteggere i propri soldi in casa. È molto importante valutare bene dove nascondere il denaro: a tal proposito sarebbe indicato l’utilizzo di una cassaforte o di una scatola di sicurezza. La cassaforte deve essere di ottima qualità, preferibilmente con una serratura a combinazione o a chiave.
Non bisogna fidarsi di nessuno: è bene evitare di parlare del denaro conservato in casa con estranei.
Infine, bisognerebbe installare sistemi di sicurezza e allarme e assicurarsi, in modo tale che, in caso di furti o incendi, il denaro in casa sia tutelato.