Chi è Bon Scott? Si tratta di Ronald Belford Scott, detto Bon, lo storico leader degli AC/DC.
Scott nasce a Forfar, in Scozia il 9 luglio del 1946. Durante la sua infanzia emigra in Australia con la famiglia e proprio lì, nel 1966, inizia ad avvicinarsi al circuito delle rock band.
Da ragazzo Bon frequentò la scuola elementare "North Fremantle Primary School" ed in seguito la "John Curtin High School". All'età di 15 anni però abbandonò la scuola per cercare un lavoro prima come contadino, giardiniere, come pescatore su una barca e infine come operaio meccanico. Tutti lavori poi messi da parte in favore della musica.
Nel 1974 conosce il gruppo rock degli AC/DC che lo chiamano per sostituire il loro primo frontman, Dave Evans, cacciato dal gruppo.
Con lui la band incide sei album in studio e uno dal vivo, il famoso ed esuberante "If You Want Blood… You’ve Got It" del 1978.
Con i fratelli Young, Bon trova il proprio habitat naturale e solo una morte prematura lo strappa a quello che era a tutti gli effetti un sogno diventato realtà.
Bon Scott muore il 19 febbraio del 1980. Il suo corpo senza vita viene ritrovato all'interno di una Renault 5 parcheggiata proprio di fronte al numero 67 di Overhill Road. Nelle vicinanze dell'abitazione dell’amico Alistair Kinnear anche proprietario del veicolo.
Scott viene immediatamente trasportato in ospedale dove i medici non possono fare altro che accertarne ufficialmente il decesso.
Un esame post-mortem molto superficiale aveva inizialmente portato alla conclusione che il cantante degli AC/DC fosse deceduto in seguito ad un abuso di alcolici. Così facendo sui documenti si segnò come causa della morte la dicitura intossicazione acuta da alcol.
Questa motivazione però non ha mai convinto troppo chi conosceva bene il cantante della rock band.
Nel corso degli anni, inoltre, sono emersi dettagli che lasciano intendere che le cose in realtà possano essere andate diversamente.
Si pensa infatti che il cantante sia morto a causa di un’overdose di eroina e che non sia stato assistito dalle persone vicino a lui, che forse hanno trascurato o non hanno compreso la gravità della situazione.
A tentare di fare luce sulle cause della sua morte è stato Jesse Fink, che ha dedicato un intero volume al cantante intitolato "Bon, The Last Highway".
Secondo quanto raccolto dal giornalista sarebbero emerse molte discrepanze legate alla sua morte. Come ad esempio l’orario del ritrovamento del cadavere o il fatto che sembra che insieme a Scott e a Kinnear, la sera prima della morte dell'uomo ci fosse anche Zena Kakoulli, compagna di Peter Perrett leader degli Only Ones e noto eroinomane.
Ma i dettagli che non tornano non finiscono qui. Il chitarrista degli UFO, Paul Chapman, infatti, già all'epoca aveva dichiarato a Fink che la sera del 18, si trovava con Scott e Kinnear. Ma che poi avrebbe salutato i due che si erano congedati con l'intenzione di andare ad acquistare dell’eroina.
La salma di Bon Scott in un primo momento, venne imbalsamata dal noto tassidermista di Londra Desmond Henley e in seguito cremata a Londra. In questo modo si consentì più facilmente il rimpatrio delle ceneri in Australia, tumulate poi il 1° marzo del 1980 dalla famiglia Scott nel cimitero cittadino di Fremantle dove si trovano tutt'ora.
In onore di Bon è stata eretta una statua, opera dello scultore locale Greg James che si trova al Fishing Boat Harbour.
Si tratta di una costruzione in bronzo con Bon raffigurato a grandezza naturale in piedi su un Marshall, sul quale è riportata in rilievo una breve biografia nella quale si legge The greatest rock'n'roll frontman of all time.