Eurovision 2024, Israele minaccia ritiro in caso di veto sulla canzone "troppo politica": cosa sta succedendo in merito alla partecipazione dello Stato ebraico al famoso contest internazionale dedicato alla musica? Scopriamo insieme tutti i dettagli e gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.
Israele ha minacciato che potrebbe ritirarsi ufficialmente dall'Eurovision Song Contest 2024 qualora gli organizzatori dell'evento opponessero un veto alla canzone portata in gara dalla cantante Eden Golan. Il rischio è che il brano venga giudicati "troppo politico". La canzone, dal titolo "October Rain", è una delle partecipanti alla competizione musicale che si terrà il prossimo maggio a Malmo, in Svezia.
Il pezzo è stato composto in lingua inglese con alcune parole in ebraico e nel testo fa riferimento alle vittime dell'attacco di Hamas del 7 ottobre al sud di Israele. Questo potrebbe comportarne l'esclusione, dal momento in cui le regole dell'Eurovisione vietano le dichiarazioni politiche nei contenuti dei brani.
L'Unione europea di radiodiffusione (UER) ha dichiarato di essere:
Israele minaccia di ritirarsi dagli Eurovision 2024 nel caso in cui la canzone della partecipante al Contest musicale per lo Stato ebraico venisse giudicata "troppo politica" e quindi non idonea a far parte della competizione.
La prospettiva di un divieto, dopo che l'UER ha respinto le richieste di escludere Israele dalla competizione a causa della guerra nella Striscia di Gaza, hanno suscitato una grande indignazione nei giorni scorsi, dal mondo dello spettacolo e anche da quello politico.
Israele ha preso parte per la prima volta all'Eurovision nel 1973 e ha vinto il concorso ben quattro volte: tuti ricordano il successo della cantante transgender Dana International nel 1998. La vena polemica sulla partecipazione però non è mai mancata.
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