28 Feb, 2024 - 20:01

Reddito alimentare, domande fino al 31 marzo 2024: dove si svolge la prima fase

Reddito alimentare, domande fino al 31 marzo 2024: dove si svolge la prima fase

Al via il nuovo reddito alimentare: fino al 31 marzo 2024 i Comuni e gli enti interessati possono presentare le domande per esporre i progetti in merito all’iniziativa.

Il reddito alimentare è rivolto alle persone in condizione di estrema povertà e consiste nella distribuzione gratuita di prodotti alimentari invenduti.

La prima fase di sperimentazione parte nelle città di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

Vediamo come funziona e come presentare i progetti entro la scadenza prevista.

Al via il Reddito alimentare: come funziona la fase di sperimentazione?

Ai box di partenza il nuovo reddito alimentare, una misura rivolta alle persone che si trovano in estreme condizioni di povertà. L’avviso con le istruzioni rivolte ai Comuni e agli altri enti interessati è stato pubblicato e il termine per la presentazione dei progetti è fissato al 31 marzo 2024.

La prima fase sperimentale della misura si svolgerà in 4 città:

  • Firenze;
  • Genova;
  • Napoli;
  • Palermo.

L’avviso, con tutte le istruzioni operative, si rivolge proprio ai Comuni e agli altri enti interessati di queste 4 città.

A cosa servono i progetti? Si tratta, come già detto, solo di una prima sperimentazione della misura che consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari che sono rimasti invenduti, ovvero quelli che risultano non più idonei (per esempio, prossimi alla scadenza).

La misura ha un doppio obiettivo: da una parte, punta a combattere lo spreco alimentare e dall’altra parte ad aiutare tutte le persone in condizione di povertà assoluta che non hanno la possibilità di fare la spesa.

Domande fino al 31 marzo 2024

Dopo la pubblicazione da parte del Ministero del Lavoro, con tutte le indicazioni sulla presentazione dei progetti, con l’avviso n. 1/2023, è stata finalmente attivata la piattaforma per la presentazione dei progetti.

Le proposte possono essere presentate, seguendo le linee guida, solo entro la scadenza del 31 marzo 2024. Nel comunicato stampa del Ministero del Lavoro del 22 febbraio, sono state indicate le modalità di presentazione delle domande.

Come presentare la domanda?

Le domande, contente il progetto del reddito alimentare, devono essere presentate inviando una richiesta di abilitazione al seguente indirizzo: supporto.redditoalimentare@lavoro.gov.it.

Qualora l’utente non abbia mai effettuato il primo accesso al portale Servizi Lavoro, dovrà accedere con la propria identità digitale personale Spid. In un secondo momento, dovrà inviare l’e-mail all’indirizzo, specificando i suoi dati, compilando la proposta progettuale.

Quali dati indicare?

  • Nome e cognome;
  • Comune e data di nascita;
  • Codice fiscale;
  • Indirizzo e-mail;
  • Telefono;
  • Città metropolitana di riferimento.

Invece, se l’utente ha già effettuato il primo accesso al portale, deve solo inviare una e-mail all’indirizzo: supporto.redditoalimentare@lavoro.gov.it.

I beneficiari devono presentare la domanda?

Il reddito alimentare è rivolto a tutte le persone in condizione di grave povertà. I prodotti alimentari, infatti, dovranno essere distribuiti a:

  • Persone indigenti segnalate ai soggetti donatari dai servizi sociali territoriali competenti;
  • persone indigenti già destinatarie di altri aiuti alimentari;
  • Persone sostenute da risorse nazionali e dell’Unione Europea;
  • Persone che ne fanno espressamente richiesta in base ad una evidenza di un bisogno urgente e indifferibile.

Quindi, a meno che non sia esplicitamente previsto da un progetto, i destinatari della misura non devono presentare alcuna domanda per ricevere i beni alimentari invenduti, come previsto dalla misura.

Caso contrario per la carta dedicata a te (che si tratta di una misura diversa, da non confondere con il reddito alimentare).

Comunque, saranno i progetti scelti a prevedere, eventualmente, a stabilire se i beneficiari dovranno presentare la domanda, così come la stessa modalità di consegna dei pacchi alimentari.

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Sara Bellanza
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