Meloni sul Quirinale, parla e fa chiarezza. Direttamente da Toronto dove si trova in questi giorni dopo aver visto Joe Bide, il presidente del Consiglio ritorna per la prima volta sulle parole del presidente Mattarella e sulla sua risposta che tante polemiche ha creato, ma il Premier ci tiene a sottolineare che "dubito che possano filtrare umori" dal Quirinale. E ancora "i rapporti sono sempre ottimi con Mattarella, anche perché considero le sue parole sempre molto importanti".
La premier Giorgia Meloni ha voluto fare il punto della situazione dopo l'incontro con il primo ministro canadese, Justin Trudeau, rispondendo alle domande dei cronisti sulla polemica legata ai cortei a Firenze e Pisa. Si parte con la frase di Mattarella e quel "i manganelli sui ragazzi sono un fallimento" e la risposta di Meloni con "pericoloso che le Istituzioni non appoggino le forze dell'ordine".
E da qui ne era nata una polemica infinta che la stessa Premier ha voluto chiudere con chiarezza: "Ce l'avevo con la sinistra. I rapporti con il Quirinale sono ottimi, nessuna crepa". E poi aggiunge anche con estrema serenità e ironia che "il Quirinale non fa filtrare i propri umori, quando ha qualcosa da dire la dice. Se qualcuno pensa che la mia dichiarazione sia riferita a Mattarella significherebbe che Mattarella abbia tolto il sostegno alle forze dell'ordine, ma non è così e io non mi riferivo al Capo dello Stato". Ce l'avevo con la sinistra".
Chiude la polemica col Quirnale, non senza fare un monito alla sinistra che, forse, in questo modo "tenta di creare polemiche per la riforma sul Premierato", ma con Mattarella "i rapporti sono ottimi e la sua figura non è minimamente in attaccata". E con curiosità apre un fronte legato alla Sardegna e al conteggio delle schede, premettendo: "Non sono pentita della candidatura di Truzzu. Le cose a volte vanno bene e a volte male e ognuno si assume le sue responsabilità", ha spiegato. "Sul riconteggio aspettiamo, non lo so. E' una decisione che non voglio prendere adesso, valuteremo"