Tragedia, oggi 4 marzo, a Ariano Irpino, un comune in provincia di Avellino, dove un agente della penitenziaria si è suicidato sparandosi con la sua pistola d'ordinanza. Incerte le motivazioni che hanno spinto l'uomo, di 55 anni, originario di Serino, a un gesto tanto estremo.
Si è suicidato sparandosi con la sua pistola d'ordinanza, l'agente della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Un gesto estremo, oggi, 4 marzo, sul quale ancora aleggiano molte ombre.
La Fp Cgil Polizia Penitenziaria e l’Fp Cgil Regione Campania hanno voluto esprimere il proprio cordoglio e vicinanza a una famiglia distrutta dal dolore:
Hanno comunicato in una nota, rivolgendo un pensiero a tutti i colleghi:
Il Fp Cgil Nazionale, Mirko Manna, ha denunciato l'alto tasso di suicidi fra le fila della polizia penitenziaria, sottolineando lo stato di crisi in cui versa il comparto:
E conclude:
La morte del 55enne di Serino segue strettamente quella di un collega, a Cosenza, avvenuta lo scorso 24 febbraio. La tragedia, del tutto uguale a quella di Ariano Irpino, ha riguardato il suicidio di un agente della penitenziaria che si è sparato con la sua pistola d'ordinanza.
Stavolta, l'uomo di 57 anni, che ha lasciato moglie e due figli minorenni, si è suicidato fuori dal turno di lavoro all'interno del carcere del capoluogo calabrese. Secondo gli accertamenti, il 57enne era stato aggredito circa 4 o 5 anni fa mentre era in servizio. Nemmeno in questo caso si conoscono i motivi che hanno spinto l'uomo a un tale gesto.
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