Dossieraggio è una delle parole più ricercate sul web, soprattutto nelle ultime ore. Ma è anche il modo con cui parte della procura Antimafia e della Finanza avevano attivato segnalazioni e dossier su personaggi politici, la maggior parte del centro destra, ma anche persone che fanno parte del mondo dello spettacolo, dello sport e tanto altro ancora.
Il segretario nazionale di Alternativa Popolare quasi non ci crede a tutto quello che sta venendo fuori e che, forse, ancora deve uscire. "Se è vera questa cosa è molto grave, è anche il modo sbagliato di utilizzare una cosa che serve per indagare ed è uno stato di polizia. Una di quelle cose che sembra che non sia successo niente ma in realtà se tutto questo corrisponde al vero è gravissima", le parole del segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi a Tag24.
Da Perugia fioccano gli indagati e un'inchiesta che si sta allargando sempre di più a macchia d'olio e non fa che diventare sempre più ampia. Stefano Bandecchi è sbigottito per la gravità della situazione, amareggiato e da un certo punto di vista non tanto sorpreso: "Non possiamo permetterci di avere queste derive antidemocratiche gravissime, bisogna creare degli organi di controllo più accurati che ci devono essere però. Negli istituti bancari, le decisioni non si lasciano mai a uno solo, nelle banche ci sono tre organi di controllo e non è possibile che in settori così capillari e importanti ci sia un solo controllo, praticamente il controllore è il controllato. Pazzesco"
E queste cose accadono sempre quando al "comando c'è una sola persona", osserva Stefano Bandecchi che prova ad aggiungere: "Ci rendiamo conto che c'è un solo un individuo che controlla troppe cose, un uomo solo al comando non va bene per niente, anche perché, e qui è la storia che ce lo insegna, prima o poi fa delle cose sbagliate. La finanza ha fatto quello che gli è stato ordinato da un magistrato, l'unico che ha il potere di ordinare queste cose. E guardate, in questo caso, la difendo la Finanza perché un organo di polizia che risponde alla magistratura e per l'ennesima volta è la magistratura che fa una cosa che non va bene, dovrebbe garantire, magari è anche una brava persona, ma ha troppo potere e quando hai così tanto potere in mano a una sola persona, si fanno stupidaggini come questa"
"La colpa non è nemmeno del magistrato - conclude il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi - la responsabilità vera è al genere umano che non è idoneo a stare da solo in certi luoghi. Lì parliamo dell'antimafia e c'è uno solo che è il Procuratore Antimafia, ma, ribadisco, ci devono essere organizzazioni che si bilanciano. Abbiamo avuto 40 anni di schifezze, dal 90 ad oggi 34 anni di magistratura al potere e, sinceramente, non abbiamo visto cose così belle, anzi questo ha generato una classe politica debole e una magistratura molto forte, troppo. E s vede. Lo ripeto, uno solo al comando, io non mi fido mai".