L'amatissimo comico romano Antonio Giuliani torna in scena con un nuovo spettacolo dopo i successi passati al Maurizio Costanzo Show, Colorado e I Soliti Ignoti. Avendo calcato le assi di palcoscenici così importanti, ha sviluppato la sua personale opinione su come riportare le persone, in particolare i giovani, a teatro dopo gli anni difficili di isolamento. In occasione di "Rewind" dal 5 al 10 marzo presso il Nuovo Teatro Orione di Roma, l'ha voluta esprimere ospite del morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti tutti i giorni dalle 6 alle 9. Un intervento che è stato anche mandato in tv sul canale 122 del digitale terrestre. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.
Quante volte nella vita è successo che qualcuno ci dicesse di fare le cose dando sempre il massimo delle possibilità, così da non dover mai guardare indietro e non avere rimorsi nel prosieguo della vita?
A volte ripensare al proprio passato non è sempre una cosa negativa , ma può servire a ricordare ciò che si è fatto di positivo e di buono, permettondo nel presente di resettare comportamenti che sono sempre più pesanti. Il titolo di questo mio semi nuovo spettacolo mi dà modo di ironizzare sui comportamenti passati e presenti, sugli oggetti di una volta e quelli incomprensibili di oggi, sui modi di amare ed essere amati ai nostri giorni completamente diversi da quelli trascorsi. Voler tornare indietro nel tempo è soprattutto un modo per far sorridere il mio pubblico, facendo un percorso artistico della mia carriera da comico."
Mi sono messo a pensare al fatto che, per abitudine, i martedì e i mercoledì a teatro non sono giorni che si usano per andare in scena. Perché la settimana è appena iniziata e perché ci sono le coppe. Io, però, l'allestimento l'ho fatto lunedì ed è un peccato che la sala resti vuota senza dare invece ai ragazzi l'opportunità di godersi un paio d'ore di risate e riscoprire questa forma d'intrattenimento. Così ho deciso con la produzione di mettere i biglietti a prezzi speciali, fino addirittura ad arrivare a posti da 2 euro che poi è giusto il costo della Siae."
Ma quanto cambia la lingua? Io, per dire di stare calmo, dicevo "stai manzo" e per far capire che qualcosa non era andato per il verso giusto usavo l'espressione "mi ha detto pedalino". Ora invece mio figlio cerca di calmarmi con il suo "scialla" ma, se è estate, la scialla, che a Roma è la sciarpa, non mi calma per niente.
Se mi ricordo lo scudetto degli anni ottanta? Io avevo 16 anni, è l’età in cui si va allo senza più chiedere il permesso. Penso che per me fu più importante anche dello Scudetto 2001. Il mio calciatore preferito era Pruzzo, il bomber. Tutti alla Roma amavano Bruno Conti e Falcao, io amavo l’attaccante pragmatico che ci faceva saltare dalla sedia. Se non era in campo sapevamo che sarebbe stata un’altra partita.
Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Antonio Giuliani: