Non c'è pace per il Pd e il suo Campo largo, dove riesce a tenere il filo in una Regione con il Movimento di Conte, si ritrova in un'altra con i cinquestelle che lasciano il campo.
Mentre l'alleanza in Basilicata sembrava ormai persa, la convergenza sul nome di Gianna Pentenero dal Pd regionale in Piemonte sembrava aver stemperato finalmente gli animi. Il duo fedelissimo della segretaria Schlein: Igor Taruffi, responsabile Pd Organizzazione, e Davide Baruffi, responsabile Pd Enti Locali, sembravano aver portato a casa un buon risultato.
Finché l'alleato del Campo Largo, il Movimento Cinque Stelle ha annunciato senza remore di non aver gradito affatto l'iniziativa.
Non ne ero informato, risponde secco il leader del M5s Giuseppe Conte ai cronisti che gli chiedono un commento sulla scelta del Pd di Gianna Pentenero come candidata alla presidenza del Piemonte. Da lì la certezza che se non è divorzio, in casa centrosinistra si intravede la separazione.
Dopo il gelo del leader Giuseppe Conte, una nota congiunta dai big regionali del Movimento: Sarah Disabato, coordinatrice regionale e capogruppo M5S Piemonte; Sean Sacco e Ivano Martinetti, consiglieri regionali M5S Piemonte; la senatrice M5s Elisa Pirro; e i deputati Chiara Appendino e Antonino Iaria.
Eppure il segretario del Pd piemontese Domenico Rossi aveva garantito che dopo la scelta, il nome di Pentenero sarebbe stato portato all’attenzione del Movimento 5 Stelle e di altri possibili alleati.
Sinistra Italiana, prova a ricucire lo strappo tra il Movimento e i dem e dopo aver affermato quanto sia positiva la convergenza su Pentenero invita i pentastellati a ripensarci:
Dagli ex Radicali di Emma Bonino, Più Europa, si chiede adesso di andare a un tavolo di confronto: