Uno dei compiti dell’amministratore di condominio è quello di occuparsi della corretta tenuta di tutta la documentazione condominiale: l’affitto parziale di un immobile deve essere comunicato?
Si tratta di una possibilità concreta quella di un condomino che decida di affittare solo una parte della propria casa: una o due stanze. La locazione parziale non è nient’altro che una normale locazione che ha la particolarità di prevedere l’utilizzo di una sola parte dell’immobile.
Vediamo se anche in questo caso si rende necessaria l’annotazione nel registro dell’anagrafe condominiale.
Si tratta di una pratica molto diffusa, soprattutto da parte di chi vive solo in un appartamento molto grande. L’affitto parziale è un particolare contratto di locazione con cui una parte si obbliga a far godere all’altra una o più stanze della propria casa, in cambio di un canone.
Questa particolare locazione può riguardare la destinazione abitativa e anche quella non abitativa. La locazione parziale è un accordo che può essere stipulato tra un locatore e uno o più inquilini.
Tramite la stipula di questo contratto, il locatore può affittare per uno specifico periodo di tempo una parte della propria abitazione.
In funzione dell’accordo preso, la durata può variare e i contratti utilizzati sono i seguenti:
Non bisogna confondere la locazione parziale con il contratto di affittacamere e neppure con la locazione di posto letto.
La particolarità di questo tipo di locazione sta nel fatto che ad essere affittata non è l’intera casa, ma solo una sua parte, così come abbiamo già spiegato.
Una pratica di questo tipo è molto comune anche in condominio. Può capitare, infatti, che un condomino affitti una o più stanze del proprio appartamento ad un’altra persona.
Deve essere comunicato all’amministratore? Quando un condomino affitta parte del proprio appartamento deve comunicarlo all’amministratore di condominio per permettergli di aggiornare il registro dell’anagrafe condominiale.
Dobbiamo citare l’articolo 1130 del Codice Civile, secondo il quale nell’anagrafe condominiale sono contenuti i dati dei proprietari di casa, ma anche di quelle dei titolari di altri diritti reali e dei diritti personali di godimento, come gli inquilini che vivono in affitto.
Cos’è l’anagrafe condominiale? Si tratta di un registro contente le informazioni inerenti ai singoli condomini.
Quindi, l’amministratore di condominio deve essere debitamente avvertito anche nel caso dell’affitto parziale di un’unità immobiliare sita in condominio, entro 60 giorni. La comunicazione deve essere effettuata in forma scritta.
L’onere di effettuare la comunicazione all’amministratore di condominio spetta al condomino, ovvero al proprietario dell’appartamento.
Deve essere il proprietario a comunicare all’amministratore che nel proprio appartamento abita un inquilino. Oltre ad effettuare la comunicazione deve anche trasmettergli la copia del contratto, che deve esser essere registrato all’Agenzia delle entrate.
È molto importante provvedere ad effettuare l’adempimento entro 60 giorni dalla registrazione del contratto. Il contratto deve essere registrato entro 30 giorni. Quindi, a conti fatti il condomino ha massimo 90 giorni di tempo per comunicare all’amministratore la presenza di un nuovo inquilino.
In caso di mancata comunicazione o quando questa sia incompleta, l’amministratore di condominio deve richiedere le informazioni necessarie alla tenuta dell’anagrafe condominiale. La richiesta deve essere effettuata tramite lettera raccomandata.
Una volta trascorsi 30 giorni, se l’amministratore non riceve alcuna risposta o se questa sia incompleta, può acquisire di propria iniziativa tutte le informazioni necessarie, addebitando tutti i costi al condomino interessato.
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