Platinette ha fatto un passo indietro (o forse in avanti) e ha fatto pervenire, coram populo, le sue scuse ufficiali a Ilaria Mariotto. La sua battuta infelice, d'altronde, aveva rapidamente fatto il giro del web e il rischio del "linciaggio mediatico" era altissimo. Non sarebbe la prima volta che una parola fuori posto diventi l'occasione per qualcosa di più grosso e incontrollabile, un po' come un sassolino che rotolando giù dalla montagna diventa una valanga. Il noto personaggio tv, scoperto da Maurizio Costanzo anni fa, conosce la comunicazione e le sue trappole ed ha subito posto rimedi all'uscita scivolosa. Ecco cosa ha detto.
La querelle è nata qualche giorno fa a causa di una battuta infelice a rischio body shaming sulla modella Ilaria Mariotto. Fattivamente era accaduto che Platinette, ospite della trasmissione "Italia Sì", ha chiuso con una battuta fuori luogo dopo l'intervento in studio della ragazza, che era arrivata terza a Miss Italia nel 2007 e che aveva raccontato il proprio percorso di carriera nella moda condizionata dal rapporto con il proprio fisico, con la propria taglia e le proprie forme. Ecco il racconto del blog di settore Tvzap:
Anni fa sarebbe passata come una battuta cinica e nulla più ma ora la sensibilità sul tema è più alta e le polemiche hanno preso piede. Le ha spente del tutto Mauro Coruzzi (questo il vero nome della soubrette) che da poco è uscito da un brutto periodo di salute. Ecco cos'ha scritto sul suo profilo ufficiale Instgram:
E continua:
Al video di scuse di Platinette arriva la controbattuta della modella che viene ripresa dal sito Dagospia. Innanzitutto conferma l'incontro durante il viaggio:
Poi però la giovane donna aspirante Miss Italia puntualizza un passaggio importante. Se il Mauro nazionale, infatti, parla di "atto di irriverenza" e di "battuta infelice", lei specifica che si tratta di body shaming, qualcosa di più grave che non va banalizzato neanche a livello verbale. Quel che resta agli atti è che questa discussione, avvenuta tra tv e web, insegnerà soprattutto alle nuove generazioni che non ci si può più rivolgere a qualcuno partendo dal suo aspetto fisico e semplificando in battute giudizi estetici che possono invece ferire o, comunque, toccare nel profondo il bersaglio dei commenti. Alcuni esperti di comunicazione, in realtà, fanno presente che si tratta soprattutto di persone appartenenti alla generazione X o del boom, i famosi "bommer", mentre i ragazzi della generazione Z su questo tema hanno le idee chiare e si sanno comportare. Considerando che Platinette è del 1955, la teoria accademica, in questo caso, sembra confermata dai fatti.