Non c'è pace in Basilicata, le elezioni regionali stanno creando spaccature ovunque, non solo tra partiti e nei partiti, ma anche nelle famiglie.
La famiglia lucana nota per il suo attivismo politico, i Pittella, si divide. Il maggiore dei fratelli, l'ex vicepresidente del Parlamento europeo e senatore del Pd, passato insieme al fratello Marcello, ad Azione nel 2022 per polemiche con Gianni Letta, si mette di traverso al suo partito, ma soprattutto a suo fratello.
L'attuale Sindaco di Lauria, ha espresso il suo rammarico per l'appoggio di Azione al forzista e governatore uscente, Vito Bardi.
L'ex senatore, Gianni Pittella, affida a social il suo disappunto per l'appoggio a Bardi, nonostante poche ore fa, il leader di Azione avesse confermato proprio la candidatura del fratello.
"In verità pensavo fosse chiaro il mio pensiero e cioè che non mi riconosco nella scelta di Azione in Basilicata".
In un post su fb Gianni Pittella, attuale sindaco di Lauria (Potenza) commentando la scelta fatta da Azione in Basilicata di sostenere il centrodestra per le Regionali del 21 e il 22 aprile.
Eppure proprio su Facebook appena quindici giorni fa, Gianni, il fratello senior pubblicava un post sull'ingiustizia e la riscossa del fratello Marcello la cui sentenza di appello con la conferma dell’assoluzione arriva il 1° marzo 2024.
Travolto dallo scandalo di Sanitopoli, Marcello Pittella, in quello stesso periodo viene da un tumore del midollo osseo, tre anni dopo l’arresto viene assolto (22 dicembre 2021) dal Tribunale di Matera e riesce anche a sconfiggere la malattia.
Pittella viene arrestato il 6 luglio 2018 dalla Guardia di Finanza e poi posto ai domiciliari, con le accuse di falso e abuso d’ufficio. La vicenda giudiziaria lo porta a inizio 2019 alle dimissioni dalla presidenza della Regione, poco dopo prima lui e poi il fratello.
Marcello, che a seguito della sua mancata candidatura tra le fila del Pd alle prossime elezioni, ha annunciato ieri il suo passaggio nel partito di Calenda, dove sarà capolista al proporzionale per il Senato in Basilicata.
Parlando della sua esperienza nel Partito democratico, Gianni Pittella ha scritto che "molte delle ragioni politiche e culturali che mi avevano indotto a scegliere di contribuire alla sua fondazione e poi a candidarmi alla segreteria del partito, mi appaiono in questa fase storica più sbiadite e incerte".
Il passaggio giustizialista e molti aspetti più vicini al populismo dei 5stelle, come l'appoggio al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, ha in realtà provocato l'addio dei due fratelli ai dem.