Orgoglio senza pregiudizi, Giorgia Meloni si presenta nell'Aula del Senato carica e fiera dopo essere stata in Egitto. Ancora una volta rigetta ogni tipo di accuse e difende l'operato del suo Governo.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle Comunicazioni al Senato sul consiglio europeo del 21 e 22 marzo, inizia proprio sul tasto che ha indolenzito il Centrodestra: i legami tra Lega e Russia. Tanto che ieri sera ha dovuto ancora una volta ribadire che l'appoggio è al popolo ucraino, mettendo all'angolo Salvini che aveva parlato di 'elezioni come espressione del popolo in Russia', già bacchettato dai forzisti.
Giorgia Meloni ha iniziato il suo discorso proprio partendo dalla sua politica estera, dall'Ucraina, dalle polemiche tra Tajani, Salvini e l'opposizione e da una pace che sembra non arrivare:
Sull'intervento diretto, auspicato dalla Francia e da Macron, che ha detto di non escludere la possibilità che soldati della Nato possano essere inviati in Ucraina nella guerra contro la Russia, ribadisce:
Poi su chi chiede di fare la pace parlando con Putin, la Presidente non solo ricorda il sacrificio di Navalny, ma puntualizza:
Il secondo punto sugli Esteri affrontato da Giorgia Meloni, riguarda la Guerra in Medioriente, punto sul quale la Premier conferma, anche qui da quale parte si colloca il Governo 'contro l'antisemitismo dilagante'
Tuttavia non dimentica di focalizzarsi su chi subisce la guerra: "Non possiamo restare insensibili di fronte all'enorme tributo di vittime innocenti a Gaza, vittime due volte: di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e delle truppe israeliane. Riaffermeremo la necessità di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari" e il sostegno per aprire "un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna di quegli aiuti".
Tuttavia Meloni non dimentica di ricordare che il suo è un Governo tricolore ribadendo il timore che con l'arrivo della bella stagione aumenteranno gli sbarchi:
La leader di Fratelli d'Italia ha anche ricordato gli sforzi fatti dal suo Esecutivo con la cooperazione dei Paesi africani per bloccare gli 'arrivi' e in particolare ha ricordato i frutti dell'accordo con la Tunisia.
Proprio sull'Africa ha ribadito il suo viaggio dall'Egitto, e ha risposto alle polemiche riguardanti il caso Regeni, ieri infatti c'è stata la seconda udienza del processo a carico di quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio del ricercatore friulano, avvenuto al Cairo nel 2016.
"A questo governo non sono stati necessari i trattori per le strade per occuparsi della materia: finora il nostro è il governo che più ha investito in agricoltura nella storia repubblicana. Una scelta strategica. Rivendichiamo la scelta di non esentare dall'Irpef agricola le aziende di maggiori dimensioni".
Meloni che porta come fiore all'occhiello la sua direzione, ovvero:
Infine conclude sul nuovo regolamento UE portato avanti dall'Italia in materia di imballaggi e sostenibilità. Ovvero entro il 2029, gli Stati membri dovranno garantire la raccolta differenziata di almeno il 90% annuo delle bottiglie di plastica monouso e dei contenitori per bevande in metallo. Per raggiungere tale obiettivo, sono tenuti a istituire sistemi di restituzione dei depositi per tali formati di imballaggio