Il sottosegretario Gianmarco Mazzi e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sono seduti in prima fila l’ uno accanto all’altro nel primo degli incontri Verso il codice dello spettacolo dedicato al mondo della danza. Molti degli ospiti presenti sono dei nomi davvero esplosivi, ma non c’entrano con l’allarme bomba che ha portato ad evacuare il MIC dopo una telefonata anonima e a spostare l’incontro nella terrazza di un hotel vicino. Vogliono fermare la ripartenza della danza sussurra sorridendo Eleonora Abbagnato, la nostra più grande etoile seduta accanto all’altra stella Roberto Bolle.
Il Ministro Sangiuliano ricorda con affetto di quando da giovane si appassionò alla danza grazie alla madre, ma anche un aneddoto professionale: Partecipai come giornalista ai funerali di Nureyev e mi commossi moltissimo. Abbiamo messo la danza al centro dell’azione del governo e i primi obiettivi sono la creazione di due nuovi corpi di ballo, a Verona e Venezia toccando anche Trieste e l’altro a cavallo tra Bologna e Firenze. Un’iniziativa fortemente voluta dal titolare del MIC, che sta dimostrando grandissima attenzione per tutto il comparto culturale italiano legato al mondo dell’arte.
Un impegno costante quello del governo, con Gianmarco Mazzi che nella video intervista realizzata a margine rispondendo a TAG24 ha sottolineato: Non è possibile che per il cinema i finanziamenti siano arrivati a 743 milioni mentre per il resto delle arti resta meno delle briciole, 423 milioni di cui appena 200 per le arti coreutiche sinfoniche, per poi attaccare anche Netflix e Amazon Prime: Hanno preso finanziamenti con film visti in sala da 23 persone, pagassero da solo serie come quella su Rocco Siffredi noi dobbiamo produrre serie su Sofia Loren o Roberto Bolle. Poi spiega di voler preparare il Codice dello Spettacolo entro fine luglio: Per termini di legge dobbiamo essere pronti entro il 18 agosto, ma vogliamo chiudere in anticipo prima della pausa estiva. Vogliamo anche lavorare per migliorare l'indennità che abbiamo introdotto per i lavoratori dello spettacolo.
Una sfilata di stelle del mondo della danza in ogni sua forma: dagli etoile Eleonora Abbagnato, Giuseppe Picone e Roberto Bolle, fino alle stelle della tv Lorella Cuccarini e Carolyn Smith. Presenti anche coreografi amati dai teatri e dalla televisione come Luca Tomassini, Giuliano Peparini, Kristian Cellini, Luciano Cannito e Matteo Addino. Standing ovation per il maestro Beppe Menegatti, uno dei più grandi registi e compagno di vita della divina Carla Fracci. Ovazione anche per Liliana Cosi, forse oggi la nostra stella vivente più brillante per la danza.
Eleonora Abbagnato ha raccontato a margine dell’evento di come sia davvero una bella novità questo impegno da parte del Ministro Sangiuliano: Finalmente si è parlato di possibilità di lavoro. Oggi abbiamo questa fortuna di aver capito che c'è voglia di fare di costruire l il futuro in Italia per la danza, purtroppo siamo stati dimenticati. Dopo tanti anni a Parigi sono tornata appunto con un incarico così importante al Teatro dell'Opera proprio per questo e questo mi rende molto felice perché vivendo tutti i giorni con i miei allievi arrivando al loro diploma poi devo mandarli all’estero. Oggi è un punto che secondo me darà tanta forza ai giovani. Sarà importante che il codice poi regolamenterà la figura degli insegnanti di danza, devono essere preparati perché non tutti possono farlo.
Roberto Bolle ha invece preso la parola per sottolineare con forza come da oggi la danza ripartirà più forte che mai: "Non deve essere più la Cenerentola delle arti, ma deve essere considerata al pari dell'opera lirica. Bisogna rivedere i conteggi del Fus ed equipararli a quelli dell'Opera. E poi incentivare la produzione: se un direttore artistico, un sovrintendente vuole creare delle produzioni di balletto, deve essere incentivato rispetto a prendere da fuori dei corpi di ballo e ospitarli. Il grande ballerino sarà protagonista in prima serata il prossimo 29 aprile con il programma Viva la danza.