Sempre più vicino l'appuntamento elettorale europeo, sempre più vicino lo scontro e i dissidi interni nella maggioranza di Governo, la cui forbice moderata si chiude proprio sulla testa di Salvini.
Azione insieme al Pd scalpita per vedere chiarita la posizione del leader della Lega sul Presidente Putin, anche alla luce degli ultimi avvenimenti.
Andrea Casu della presidenza del gruppo Pd alla Camera, intervenendo in discussione generale sulla mozione di sfiducia delle opposizioni al ministro delle Infrastrutture e vicepremier Salvini.
Dello stesso avviso la deputata di Azione, Mara Carfagna che ribadisce che "l'Italia non può avere due linee sulla guerra e sui rapporti internazionali. Salvini non può tenere in piedi il patto con Russia Unita e restare vicepremier.
Tuttavia in soccorso di Salvini arriva l'alleato di Governo forzista e il capo della Farnesina, Antonio Tajani.
Proprio il Ministro che aveva fatto sfigurare il segretario del Carroccio per le sue posizioni su Putin adesso prova a placare i toni:
"Non farò mai polemiche con un nostro alleato, è vero siamo in Europa siamo in famiglie politiche diverse ma restiamo uniti"
Tajani prova così di nuovo a far il moderato, "con un colpo alla botte e uno al cerchio".
Il capogruppo di Azione Matteo Richetti ha presentato alla Camera, come primo firmatario, la mozione di sfiducia contro il vicepremier Matteo Salvini non per un contrasto politico, ma perché un accordo contiene impegni e si tratta di accordo fatto "col partito che esprime il Presidente Putin, di un Paese che si sta macchiando, oltre che dell’aggressione in Ucraina, anche di ciò che è accaduto a Navalny, e della legislazione repressiva contro tutti gli oppositori. E questo Accordo è attualmente in vigore.
Richetti ha così detto ai microfoni di Tag24: