Sta facendo molto discutere la decisione della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di arrivare a pochi giorni dal voto nel capoluogo potentino per firmare l’accordo di sviluppo e coesione tra Governo e Regione Basilicata.
Si tratta di un finanziamento statale da circa 1 miliardo di euro, al quale si aggiungeranno anche fondi europei destinati - questo l'obiettivo del programma nazionale avviato nel 2021 - a colmare il divario Nord-Sud e rilanciare la crescita dei territori.
Tra i settori che beneficeranno degli investimenti, la cultura, l'energia, le imprese. Secondo la proposta di pianificazione approvata dalla Regione con una recente delibera di Giunta, la quota parte maggiore sarà destinata alla mobilità, a cui dovrebbero essere assegnati circa 200 milioni di euro. Ma per l'Opposizione si tratta di pura propaganda ai danni degli elettori.
A contestare la scelta della Premier anche Mara Carfagna, presidente di Azione:
Per Giorgia Meloni questi soldi sono un vero e proprio investimento per il Mezzogiorno, tanto che arrivata a Potenza, ha ricordato che lo stesso patto è stato firmato anche in altre parti del Sud Italia, come il Molise, ma soprattutto ha ricordato:
Dal sito ufficiale dei dem fanno sapere che "Curiosamente l’impegno arriva a poche settimane dal voto per il consiglio e la presidenza della Regione, in calendario 21 e 22 aprile".
E ancora si legge: "Il tempismo, anche questa volta, non difetta alla Presidente del Consiglio. Come insegnava l’armatore, e sindaco di Napoli, Achille Lauro: in campagna elettorale è bene regalare una scarpa, e promettere la seconda a elezione avvenuta".
Ma nonostante tutto, secondo il deputato democratico, responsabile Mezzogiorno del Pd, Marco Sarracino:
L'attuale governatore e candidato per la presidenza regionale in Basilicata per il Centrodestra, Vito Bardi, sottolinea la giornata storia della firma e l'importanza del patto per i lucani: