Potrebbe essere il primo vero corpo a corpo tra la leader del Governo e quella dell'Opposizione, ma non solo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni non ha sciolto le riserve, ma anche la stessa segretaria dem, Elly Schlein non sembra propensa a dare l'ok definitivo alla sua candidatura europea.
Tuttavia arrivano continue pressioni affinché la segretaria corra, ma ancora Elly Schlein non si decide, anche se sembra ormai chiaro che non potrà tirarsi indietro.
Ma a rendere evidente che la candidatura di Schelin è più che certa sono le dichiarazioni del dirigente storico del Pd, Goffredo Bettini:
L'ex parlamentare dei dem, ideologo del patto con i 5stelle, è l'uomo che di solito vede realizzate le proposte che porta sul piatto.
Di nuovo la spaccatura tra la dirigenza e la base, stavolta sul versante delle candidature della 'società civile', mentre Goffredo e Bettini plaude all'idea di vedere nella lista dem l'ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio.
Un'altra ex direttrice, Lucia Annunziata, è data come capolista al Sud, notizia che ha mandato su tutte le furie il Pd locale, che si è sentito sorpassato
Sempre al Sud dovrebbe correre Antonio Decaro, Sandro Ruotolo e, forse, il medico di Lampedusa ed europarlamentare uscente, Pietro Bartolo. Da più parti invece non sembra esserci nessuna possibilità di l'idea avanzata di candidare Ilaria Salis. Smentita anche dal padre della ragazza detenuta in Ungheria, Roberto.
Ma l'idea di candidare la società civile non è piaciuta nemmeno ad alcuni dirigenti. Da Valeria Valente a Pina Picierno, molte donne nelle posizioni apicali nel Partito non hanno digerito l'idea di candidare personaggi che poco hanno a che vedere con il Partito. L'europarlamentare Picierno, ha così commentato: