Uno Maggio Taranto 2024 si farà: la nuova edizione del concerto del Primo Maggio nella città pugliese ci sarà.
#unomaggioliberoepensante non è mai stato un evento ma il frutto di un processo politico più grande che il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un team di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva nel 2012, porta avanti insieme alle comunità del territorio per chiedere la chiusura delle fonti inquinanti che hanno messo in ginocchio la città di Taranto.
"Preparatevi a riempire il parco archeologico più vivo e libero d'Italia", con questo posto sui canali social gli organizzatori hanno svelato qualche ora fa che si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il concertone dell'Uno Maggio libero e pensante di Taranto nell'area del parco archeologico delle mura greche.
Un progetto del Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti, del quale fanno parte anche ex operai dell'Ilva, con la direzione artistica di Michele Riondino, Antonio Diodato e Roy Paci. Anche lo stesso Riondino ha confermato che il concertone si farà con un post in cui scrive: "Ma secondo voi davvero ce ne stavamo tutti a casa?".
L'edizione dello scorso anno, effettivamente, è stata condizionata dalla forte pioggia che ha trasformato l'area dell'evento in un pantano e ha costretto tutti a interrompere la manifestazione nel parco archeologico e a continuare, a pagamento, nella struttura dello spazioporto, solo per un numero ristretto di fan.
In quell'occasione si sono esibiti gli artisti che a causa della pioggia non erano riusciti a salire sul main stage: Vinicio Capossela, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Ron, Marlene Kuntz, La Rappresentante di Lista, Studio Murena, Willie Peyote e Vasco Brondi, accompagnati dalla Uno Maggio Orchestra. Numerose le critiche dopo questa decisione, tanto da portare Diodato a pensare di mettere fine a questo progetto: "Non so - si era sfogato il cantautore vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo - se ci sarà un altro Uno Maggio Taranto. Non so se avremo la forza di rialzarci ancora una volta".
Lo scorso anno il pubblico presente a Taranto non solo si è lamentato per l'interruzione, ma anche perché il live è stato poi ospitato da un locale della città, Spazioporto:
Le lamentele sono arrivate principalmente perché all'ingresso era richiesto una somma a pagamento (ma semplicemente per finanziare le spese per l'apertura del locale in questa situazione di emergenza) e perché sono potute entrare solo 300 persone. Alcuni hanno protestato in quanto hanno fatto ore di fila senza poter poi entrare e altri perché hanno scoperto solo dai social che l'evento si era tenuto poi in quella location.