Un tribunale tedesco ha ordinato ad AstraZeneca di rivelare dati sui potenziali effetti collaterali dei suoi vaccini anti-Covid. La decisione arriva in risposta a un'istanza presentata da una donna di 33 anni, che ha subito gravi effetti collaterali dal vaccino anti-Covid.
I dati in questione, che si presume siano stati nascosti dalla casa farmaceutica, potrebbero far luce su eventuali rischi associati al vaccino, sconosciuti sinora.
La decisione del tribunale tedesco rappresenta una vittoria per la trasparenza e potrebbe avere un impatto significativo sulla fiducia del pubblico nei vaccini. La divulgazione dei dati consentirà agli scienziati e agli esperti di analizzarli in modo indipendente e di valutare la reale sicurezza del vaccino AstraZeneca (lo stesso vaccino per il quale sono indagati otto medici, in merito alla morte di Camilla Canepa).
Inoltre, potrebbe incoraggiare altre persone a presentare istanze simili contro altre case farmaceutiche, favorendo una maggiore e necessaria trasparenza sugli effetti collaterali, anche gravi.
Ricordiamo che la trasparenza è un elemento chiave per costruire la fiducia del pubblico e per promuovere la salute pubblica.
Questa vicenda, comunque vada, avrà sicuramente un impatto importante sui vaccini anti-Covid e sulla fiducia dei cittadini.
Il Tribunale Regionale Superiore di Bamberga ha ordinato alla società farmaceutica AstraZeneca di fornire informazioni sui potenziali effetti collaterali del suo vaccino contro il coronavirus. Questa decisione è stata presa durante un processo d'appello riguardante un presunto danno derivante dal vaccino.
Una donna di 33 anni attribuisce al vaccino AstraZeneca i danni subiti: trombosi, danni intestinali permanenti e coma. Tutto questo dopo essersi sottoposta a vaccinazione a marzo 2021.
Sebbene la sua richiesta di risarcimento sia stata respinta in primo grado dal Tribunale Regionale di Hof, il Tribunale Regionale Superiore di Bamberga ha accolto la richiesta di ottenere tutte le informazioni dettagliate sui potenziali effetti del vaccino.
AstraZeneca è tenuta a rivelare quali effetti collaterali, anche non rivelati sinora, del suo vaccino erano noti tra il 27 dicembre 2020 e il 19 febbraio 2024.
La corte deve ancora pronunciarsi sulla richiesta di risarcimento e danni avanzata dalla querelante. Finora, il procedimento si è concentrato principalmente sull'acquisizione di informazioni aggiuntive da parte della società farmaceutica.
Secondo la sentenza emessa questa settimana, AstraZeneca è tenuta a rendere pubblici ulteriori risultati che potrebbero essere rilevanti per valutare la sicurezza del vaccino. Questo obbligo si applica specificamente agli effetti associati alla sindrome trombotica con trombocitopenia. Una decisione potrebbe essere presa tra qualche mese.
La Corte ha indicato che esiste la possibilità che il vaccino possa essere associato alla trombosi venosa intestinale, e ha ordinato al produttore del vaccino di divulgare informazioni più complete. Di conseguenza, AstraZeneca dovrà comunicare i veri e propri effetti collaterali del vaccino relativi alla trombosi venosa intestinale.
Con tutta probabilità entro la fine dell'anno sarà disponibile una perizia. Tuttavia, è stato anche sottolineato che potrebbe passare molto tempo prima che si arrivi a una decisione finale.
L'avvocato della querelante ha affermato che sono molto soddisfatti della decisione della corte. Questo sarà certamente un precedente per richiedere anche ad altre case farmaceutiche le informazioni sinora tenute nascoste, in procedimenti simili.
Inoltre, i dati che AstraZeneca deve ora divulgare potrebbero essere rilevanti per altri procedimenti in corso e futuri. Il processo di Bamberga è uno dei primi processi contro un produttore di vaccini anti-Covid in Germania.
Vi terremo aggiornati sulla decisione finale che sarà presa dal Tribunale di Bamberga, in Germania.