Nuovo taglio in busta paga fino a 100 euro per i prossimi mesi. Non c’è dubbio che non ci saranno nuovi aumenti nello stipendio per tutti i lavoratori. Tutt’altro, è prevista una riduzione degli stipendi in pagamento tra giugno e luglio per alcune categorie di lavoratori. Vediamo insieme chi subirà un netto taglio in busta paga tra giugno e luglio rispetto al 2023.
La nuova campagna degli aumenti in busta paga crolla in vista del pagamento della quattordicesima prevista per i mesi di giugno e luglio 2024. Alcuni lavoratori aventi diritto, come da contratto nazionale, alla doppia mensilità, rischiano di ricevere un mancato aumento rispetto al 2023.
Il problema: compatibilità tra quattordicesima e sgravio contributivo
L’applicazione dello sgravio contributivo rischia di sfumare con il pagamento della quattordicesima; pertanto, molti potrebbero non ricevere l'aumento fino a 100 euro in più programmato sullo stipendio.
Ed è proprio questo punto chiarito dall’INPS nella circolare n. 7 pubblicata il 24 gennaio 2023, nella quale l’Istituto spiega che l’esonero contributivo del 2-3% (legge di Bilancio 2023), passato al 6-7% (art. 39 del D.L. n. 48/2023), viene riconosciuto:
In sostanza, la retribuzione imponibile incide sul bonus in busta paga; pertanto, nella fase della verifica dell’importo soglia reddituale previsto dalla normativa per il mese di riferimento, l’esonero contributivo varia in relazione al valore della mensilità.
Di seguito alcuni esempi dell'applicazione del bonus in busta paga articolato sul risparmio lordo e netto secondo i criteri sopra elencati:
Nella suddetta circolare, sono spiegati i criteri di compatibilità correlati tra lo sgravio contributivo e la quattordicesima mensilità, si legge:
Alla luce di queste considerazioni, appare chiaro che nel momento in cui al lavoratore viene riconosciuta la quattordicesima mensilità in busta paga, ovvero un importo molto simile allo stipendio, rischia di non maturare le condizioni per l’applicazione del bonus in busta paga.
Secondo money.it, questa condizione agevola i lavoratori che percepiscono mensilmente la quattordicesima in busta paga, rispetto a coloro che la ricevono in un’unica soluzione.
In questo caso, infatti, il rateo mensile potrebbe non incidere fortemente nella retribuzione lorda, garantendo l’erogazione dello sgravio.
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