Avanti tutta sull'energia nucleare: è l'impegno che si prende il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dicendo che entro la legislatura intende avere pronto il quadro di norme giuridiche sulla questione. La definizione giuridica è, infatti, fondamentale per il ritorno all'energia nucleare nel nostro Paese.
Il ritorno al nucleare è davvero una priorità del governo Meloni. Non bastassero le uscite entusiaste del vicepremier Matteo Salvini, che arriva a volere un reattore nella sua Milano, ci sono le dichiarazioni sempre più convinte da parte del ministro deputato sulla questione, Gilberto Pichetto Fratin.
Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica dichiara che i lavori proseguono e indica già la prima deadline in questo senso legata al quadro giuridico sulla materia che, dice, intende definire entro la fine di questa legislatura.
Il calcolo del ministro si basa sui tempi previsti per l'ingresso in produzione dei reattori di quarta generazione, spiegando come la newcleo sia, nel nostro Paese, la società più avanzata in questo senso, con il suo lavoro sul raffreddamento a piombo fuso, ritenuto più sicuro rispetto all'acqua.
L'impegno di Pichetto Fratin per l'arrivo del nucleare sostenibile in Italia rientra nel quadro più ampio della battaglia per l'energia pulita, su cui era incentrato il G7 Ambiente, Clima ed Energia, che si è svolto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria a Torino.
Un meeting i cui risultati soddisfano il ministro, soprattutto per quanto riguarda la decarbonizzazione, obiettivo fondamentale per i 7 grandi.
Su questo tema, Pichetto Fratin ringrazia soprattutto Paesi come la Germania e il Giappone, che hanno promesso la chiusura delle centrali a carbone entro il 2035.
Infine, altra nota positiva è stata rappresentata dalla nuova importanza riconosciuta all'economia circolare, "messa al centro - spiega il ministro - come nuova miniera di materie prime".