Domenica 12 maggio 2024, tornano le Azalee della Ricerca di Fondazione Airc per la Festa della Mamma. Saranno circa 20 mila i volontari che scenderanno in piazza per celebrare quarant'anni di impegno nella ricerca sui tumori che colpiscono le donne e ricordare che il futuro della ricerca è nelle nostre mani.
Con una raccolta totale di circa 300 milioni di euro, l'Azalea di Fondazione Airc ha contribuito in questi anni al miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza delle donne. Grazie a diagnosi sempre più precoci e approcci chirurgici meno invasivi oltre alle terapie più precise e mirate.
Oggi, dai dati forniti dall'associazione, 2 donne su 3 in Italia sono vive dopo 5 anni da una diagnosi di cancro.
Tanti i progressi raggiunti anche se restano, come ricorda Airc, ancora sfide aperte. Come quella che vede la lotta contro alcuni tumori insidiosi e difficili da individuare precocemente.
Le azalee tornano così in oltre 3.500 piazze a fronte di una donazione minima di 18 euro. Insieme alla pianta sarà poi anche offerta una guida che ripercorre i principali traguardi raggiunti grazie alla ricerca. Inoltre, l'azalea sarà disponibile anche su Amazon con una donazione minima di 22 euro, inclusi i costi di spedizione.
Per scoprire tutti i punti di distribuzione e le informazioni sulla ricerca basterà andare sul sito ufficiale della ricerca AIRC, azaleadellaricerca.it.
La prima edizione risale al 1984 quando l'Azalea della Ricerca comincia a simboleggiare un momento di grande partecipazione collettiva. Il suo grande successo è dovuto alla generosità dei cittadini italiani e alla disponibilità degli oltre 20.000 volontari che ogni anno permettono una distribuzione capillare delle piante su tutto il territorio nazionale.
La campagna Azalea della Ricerca non si ferma però al 12 maggio ma proseguirà per tutto il mese raccontando la forza delle donne contro il cancro.
Quest'anno, sotto una particolare lente anche le storie di chi ha trovato la determinazione di reagire, di curarsi e di riscoprire quanto valga la salute.
Proprio su questa tematica, il responsabile del coordinamento Jonas Maniaz ha dichiarato che una storia particolarmente rivelante è quella di Francesca e di sua mamma Antonella. La giovane figlia infatti non si stanca mai di sostenere, giorno dopo giorno, colei che le ha donato la vita.
Ma al di là delle singole storie, conclude poi Maniaz, quello che si può notare è proprio la forza delle donne.
Proprio Airc è presente in vari modi soprattutto con il sostegno di 6 mila ricercatori che grazie al loro lavoro aumentano la cure per le forme tumorali.
In Italia solo, durante lo scorso anno sono state stimate oltre 187.000 nuove diagnosi nel genere femminile, circa 1300 in più rispetto all’anno precedente.
Una recente indagine condotta da Kantar Italia proprio per Fondazione AIRC1 su un campione di 800 donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni conferma che oltre 2 donne su 3 dichiarano di essere state toccate dal cancro, per esperienza diretta o attraverso esperienze di familiari e amici.
La malattia però è considerata, sempre più spesso curabile. Per il 50% delle donne ascoltate, dal cancro si guarisce grazie alle cure a disposizione e per il 90% del campione la ricerca è molto importante per trovare terapie sempre più efficaci e affrontare la malattia nel modo migliore.
Per un terzo delle intervistate però, guarire dal cancro dipende ancora dalla fortuna. Questo dato evidenzia e sottolinea nuovamente la necessità di continuare ad informare in maniera puntuale sui progressi della scienza e sostenere con costanza, attraverso la raccolta di fondi, il progresso della ricerca per la cura del cancro.