09 May, 2024 - 21:51

Lavoratori stranieri altamente qualificati: novità sull’ingresso in Italia

Lavoratori stranieri altamente qualificati: novità sull’ingresso in Italia

Sono state stabilite nuove regole per l’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri altamente qualificati.
Le regole, stabilite dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, permettono di ottenere più facilmente il nullaosta e ottenere il permesso di soggiorno.

Vediamo quali sono tutte le novità e i requisiti per l’ingresso in Italia per i lavoratori stranieri altamente qualificati.

Chi sono i lavoratori stranieri altamente qualificati

Intanto, è bene spiegare chi sono i lavoratori stranieri altamente qualificati. Con questa denominazione, molto semplicemente, si fa riferimento a lavoratori stranieri che hanno concluso un percorso di studio nel proprio Paese, almeno di durata triennale.

Il conseguimento del titolo deve essere certificato. I requisiti da soddisfare sono di seguito elencati:

  • Un titolo di istruzione superiore di livello terziario;
  • I requisiti stabiliti dal Decreto legislativo n. 206/2007 per l’esercizio della professione;
  • Una qualifica professionale che sia attestata da almeno cinque anni di esperienza lavorativa;
  • Una qualifica professionale superiore attestata da almeno tre anni di esperienza professionale.

Novità sull’ingresso in Italia

Cambiano i requisiti di accesso in Italia per i lavoratori stranieri altamente qualificati. Le modalità sono dettate nella Circolare congiunta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia n. 2829, del 28 marzo 2024.

Quali sono le novità?

  • Carta Blu UE anche per i lavoratori stagionali;
  • Ingressi semplificati per gli specialisti;
  • Promozione dell’imprenditorialità innovativa;
  • Ricongiungimento familiare più semplice.

Cosa deve fare il lavoratore straniero? Una volta accettata la domanda per ottenere la Carta Blu UE, le cui modalità spiegheremo in seguito, entro 8 giorni lavorativi deve recarsi allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura competente e sottoscrivere il contratto di soggiorno. Per quanto riguarda chi è già regolarmente soggiornante in Italia può intanto svolgere attività lavorativa.

Come ottenere la Carta Blu UE

Per far sì che un lavoratore straniero qualificato venga a lavorare in Italia, è necessaria la Carta Blu UE. La carta è stata introdotta dal Decreto legislativo n. 152 del 18 ottobre 2023. Si tratta di un canale che permette l’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri per motivi di lavoro altamente qualificato.

Possono ottenerla solo:

  • I residenti in uno Stato terzo;
  • I regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale;
  • Soggiornanti in altro Stato membro dell’Unione Europea.

La Carta si ottiene solo in presenza di:

  • Un contratto di lavoro valido;
  • Un’offerta vincolante per un lavoro altamente qualificato di almeno sei mesi;
  • Un’offerta di retribuzione annuale lorda che non deve essere inferiore alla retribuzione prevista nei contratti collettivi nazionali.

Passiamo all’aspetto pratico. Come ottenere la Carta Blu UE? La domanda deve essere presentata online dal datore di lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) della Prefettura) tramite il Portale Servizi del Ministero dell’Interno.

Una volta completata la procedura e compilati tutti i campi e inviata la domanda, essa sarà accettato o rigettata, solitamente entro 90 giorni.

Se verrà accettata, allora si trasmetterà il nullaosta alla Questura che, poi, si occuperà di rilasciare la Card. Successivamente, per quanto riguarda il permesso di soggiorno, ci si dovrà rivolgere nuovamente alla Questura.

Quando la domanda può essere rigettata

Come abbiamo appena spiegato, la domanda può essere accettata o rigettata.

Nel caso in cui venga rigettata, le motivazioni sono le seguenti:

  • Lo Sportello riscontri la carenza o la non idoneità dei documenti obbligatori;
  • Parere negativo dell’Ispettorato territoriale del lavoro (ITL) e/o della Questura.

Dal momento del rigetto decorrono 10 giorni per rispondere. Le osservazioni dovranno essere inviate tramite PEC, all’indirizzo da cui si è ricevuta la comunicazione di rigetto.

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Sara Bellanza
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