Offerte di lavoro, quali sono quelle con maggiori difficoltà nel reperire i profili più richiesti a maggio 2024? A questa domanda risponde il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il mese di maggio 2024.
L'indagine di questo mese quantifica il mismatch tra la domanda e l'offerta di lavoro per il 48,2 per cento dei profili professionali ricercati. Ciò significa che circa un posto di lavoro su due, che le imprese avevano programmato di coprire con assunzioni durante questo mese, in realtà andrà deserto lasciando vacante la casella delle immissioni.
Ciò può avvenire essenzialmente per due motivi: il primo è quello della mancata presentazione di alcun profilo a un'offerta di lavoro; la seconda risiede nel fatto che le imprese si rendono conto di non trovarsi di fronte candidati in possesso dei requisiti, delle competenze e delle conoscenze sperate.
Diventa sempre più pressante la questione relativa alle difficoltà di reperire i profili ricercati nelle occupazioni delle imprese e nelle assunzioni previste mese per mese. Il Bollettino del Sistema informativo Excelsior stabilisce che il 48,2% dei profili ricercati non corrispondono a un'effettiva immissione a lavoro di un profilo rispondente alle competenze ricercate. Lo stesso bollettino stabilisce che a maggio 2024 le imprese hanno programmato di assumere circa 494mila profili. Dunque, 238mila delle assunzioni programmate non troveranno il relativo candidato.
Per grandi categorie, a maggio 2024 sono previste le assunzioni di 77.920 operai specializzati, ma la difficoltà di assumerli si assesta al 65,8%. Ciò significa che ogni 100 assunzioni che le imprese hanno programmato per questo mese circa gli operai specializzati, 66 rimarranno vacanti.
In media, le professioni tecniche, che a maggio prevedono 54.290 immissioni a lavoro, hanno una difficoltà di trovare il corrispondente profilo nel 54,7% dei casi. Tra gli operai specializzati, i conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili mostrano una particolare difficoltà a essere trovati. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro per questa categoria professionale si assesta al 54,4% rispetto alle 52.210 assunzioni stimate a maggio.
Difficoltà relative alle assunzioni e alla necessità di trovare le competenze richieste si riscontrano anche all'interno delle categoria professionali intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione, oltre ai dirigenti. Per queste categorie professionali, il dato sulle difficoltà si ferma al 51% dei posti che rimangono vacanti. Ciò significa che un posto su due delle 26.590 assunzioni programmate rimarranno vacanti.
Percentuali più incoraggianti si hanno per altre categorie lavorative. Per le professioni non qualificate - che a maggio prevedono 86.070 assunzioni e che riguardano essenzialmente addetti alla consegna delle merci e addetti alle pulizie - la percentuale di difficoltà è pari al 36,6%. Gli impiegati, per i quali si prevedono 42.210 assunzioni durante questo mese, fanno registrare una difficoltà di reperimento delle figure ricercate del 32,9%.
Si può fare una classifica delle specifiche professioni che mostrano le più alte percentuali di difficoltà di reperimento dei profili desiderati dalle imprese. Al primo posto in assoluto figurano gli operai specializzati quali addetti ai macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (con difficoltà di reperimento pari al 78,9%); a seguire, gli addetti alle rifiniture delle costruzioni (76,9%), i fabbri ferrai e costruttori di utensili (76,8%), i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica (73,5%).
Alte sono anche le difficoltà a trovare i candidati adatti per i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,5%), i tecnici in campo ingegneristico (64,7%), i tecnici della salute (62,1%) e gli ingegneri (58,8%). Qui le informazioni su quali titoli di studio sono i più richiesti per essere assunti.