15 May, 2024 - 18:49

Bonus Tari 2024: nuovo aiuto per queste famiglie italiane, ecco come funziona e chi può richiederlo

Bonus Tari 2024: nuovo aiuto per queste famiglie italiane, ecco come funziona e chi può richiederlo

Il bonus Tari 2024 viene regolamentato dai Comuni, non esistendo una norma nazionale unificata come aiuto diretto alle famiglie italiane. Tuttavia, esistono diverse agevolazioni, esenzioni e riduzioni fruibili nel corso del 2024. Vediamo insieme chi ha diritto al bonus Tari 2024.

Bonus Tari 2024

Attraverso il bonus Tari, i contribuenti possono ottenere delle agevolazioni sul pagamento dell'imposta. È importante notare che l'imposta sui rifiuti, più conosciuta come TARI, è un gettito diretto a finanziare i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte dei vari comuni. Sono obbligati al versamento dell'imposta i contribuenti che occupano un immobile, anche se vuoto; pertanto, la TARI ricade sugli affittuari.

Al momento, non è in vigore alcun incentivo su suolo nazionale che unifichi le agevolazioni per la TARI. Ogni Amministrazione comunale adotta in autonomia propri criteri di esenzioni e riduzione dell'imposta.

Tuttavia, è stata presentata una misura su base nazionale per permettere una riduzione della tassa sui rifiuti, introdotta nel 2020, ma da allora è rimasta inattuata.

L'assenza del decreto attuativo contenente i criteri principali per l'accesso all'agevolazione impedisce l'entrata in vigore della misura.

Il decreto dovrebbe riguardare i cittadini con un reddito ISEE inferiore a 9.530 euro o le famiglie con un ISEE inferiore a 20.000 euro ma con almeno 4 figli a carico.

Come ottenere il bonus per la TARI?

Le Amministrazioni comunali prevedono l'applicazione di agevolazioni in favore dei cittadini che si trovano in difficoltà economica.

Come riportato da greenme.it, l'AREA nel 2020 ha reso noti dei criteri specifici per l'applicazione del bonus TARI legato all'emergenza pandemica da Covid-19. Tutt'ora, questi requisiti vengono adottati dai comuni per l'applicazione dell'esonero o della riduzione della tassa sui rifiuti.

Ad esempio, il Comune di Roma ha previsto l'applicazione del bonus TARI 2024 per i cittadini con un reddito ISEE fino a 6.500 euro, con domanda da presentare entro febbraio.

Nella città di Milano il bonus in questione viene applicato in favore dei pensionati con redditi minimi o nullatenenti, mentre nella città di Pisa viene applicato un rimborso totale o parziale in base alle condizioni economiche del cittadino che ne fa richiesta.

In sostanza, tutti i Comuni hanno previsto l'applicazione di particolari agevolazioni per il pagamento della tassa sui rifiuti.

Esenzioni e riduzioni sono condizionate dalla situazione economica del cittadino; pertanto, è consigliabile richiedere maggiori dettagli al proprio comune di appartenenza. Questo perché anche il limite di reddito ISEE varia da Comune a Comune; pertanto, per ottenere il bonus TARI è indispensabile seguire le varie procedure locali.

L'assenza del decreto attuativo relativo alla misura nazionale porta le Amministrazioni comunali ad applicare tariffe agevolate in base alle domande e alle circostanze economiche del contribuente che presenta l'istanza per l'accesso all'agevolazione.

Quando si ha diritto alla riduzione della TARI?

 Il tema del bonus TARI è sicuramente uno dei più sentiti, specialmente considerato che negli ultimi 5 anni è stata registrato un aumento in media del +7,7% sul territorio nazionale.

Per questo motivo, molti Comuni prevedono l'applicazione di specifiche agevolazioni che si traducono in uno sconto sul pagamento della tassa sui rifiuti per chi effettua il compostaggio in casa.

Si tratta della raccolta degli scarti di cucina, degli scarti del giardino e dell'orticello. Anche in questo caso, le Amministrazioni applicano agevolazioni non univoche per tutti, ma in base alla residenza è possibile ottenere uno sconto dal 10 al 30% sul pagamento della Tari.

Per ottenere la riduzione sul pagamento della tassa sui rifiuti è necessario compilare appositi moduli.

I moduli sono disponibili presso il comune di residenza o tramite il sito ufficiale del proprio Comune. La domanda può essere redatta e inviata via email o consegnata tramite l'ufficio protocollo.

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Antonella Tortora
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