Bonus ristrutturazione: come cambia dal 2025 al 2033? La nuova riforma dei bonus edilizi punta a una riduzione significativa delle agevolazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione. L'emendamento al decreto Superbonus avrà un impatto diretto anche sul bonus ristrutturazione per immobili e villette. Vediamo nel dettaglio le modifiche previste.
Ormai è chiaro che ci sarà un ridimensionamento totale dei bonus edilizi. E non appare tanto estraneo, in questo contesto, l'emendamento al decreto Superbonus, che influenzerà anche gli altri incentivi edilizi, tra cui il bonus ristrutturazione.
Infatti, per quest'ultima misura è stata prevista una riduzione netta al 30% per gli interventi edilizi realizzati tra il 2028 e il 2033. Tuttavia, questa misura non è ancora entrata in vigore, ma dovrebbe diventare ufficiale entro la fine di maggio 2024.
La riforma, o meglio, la rivoluzione dei bonus edilizi è ormai alle porte. Nei prossimi anni diventerà meno vantaggioso eseguire interventi edilizi sul proprio immobile.
Le previsioni indicano una riduzione degli incentivi edilizi già a partire dal 2025, con una diminuzione progressiva fino al 2028, per poi assestarsi al 30%.
Per questo motivo, non è escluso che salti la proroga della detrazione al 50% prevista per il 2025. Ma c'è molto di più da sapere sulle agevolazioni edilizie: vediamo cosa ci aspetta tra meno di un anno.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia delle Entrate, il beneficio fiscale applicato agli interventi di recupero del patrimonio edilizio regolamentato dall'articolo 16-bis del D.P.R. 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi - TUIR) prevede l'applicazione di una detrazione dall'IRPEF, da ripartire su 10 quote annuali di pari importo, con l'applicazione di un'aliquota del 36% sulle spese sostenute per gli interventi edilizi fino a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
È importante precisare che l'agevolazione fiscale rimane al 50% su un tetto di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare fino al 31 dicembre 2024.
Secondo quanto si legge su fiscooggi.it, fino a tutto il 2024 è possibile fruire della maggiore detrazione IRPEF al 50% per le ristrutturazioni edilizie, entro un tetto di spesa massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, salvo proroghe.
A partire dal 1° gennaio 2025, la detrazione viene ridimensionata al 36% con un tetto di spesa massimo di 48.000 euro per unità immobiliare.
È importante sottolineare che l'aspetto vantaggioso del bonus ristrutturazione non riguarda solo la detrazione IRPEF, ma in base alla tipologia di recupero del patrimonio edilizio viene applicata una riduzione dell'aliquota IVA al 10%, riconosciuta sia sulle prestazioni dei servizi resi dall'impresa che sulla cessione dei beni (in casi specifici).
Si ricorda che spetta una detrazione per l'acquisto o l'assegnazione di case già ristrutturate, nonché una detrazione nella misura del 19% sugli interessi versati sui mutui stipulati per gli interventi edilizi sulla casa.
Come spiegato in precedenza, il bonus ristrutturazione sarà riconosciuto con un beneficio fiscale del 50% esclusivamente fino al 31 dicembre 2024.
Dal 1° gennaio 2025, salvo ulteriori proroghe, la misura tornerà ad applicare le aliquote ordinarie previste dall'articolo 16-bis del TUIR.
Ciò significa che a partire dal prossimo anno, i contribuenti che eseguono interventi edilizi otterranno un'agevolazione al 36% su un tetto di spesa massimo di 48.000 euro, anziché i precedenti 96.000 euro.
Nonostante nell'emendamento al decreto Superbonus non vi siano chiare indicazioni per il 2025, è evidente l'avvio di un percorso di riduzione progressiva del bonus ristrutturazione.
In particolare, si presume che nei prossimi anni saranno applicate le seguenti percentuali: