Sono ben 7 i tentativi di truffa sul conto corrente più utilizzati dai malfattori. Riconoscerli in molti casi permette di salvare i propri risparmi da attacchi feroci operati da criminali informatici senza scrupoli.
Nelle ultime settimane si è parlato molto delle tecniche più diffuse dai criminali informatici, stratagemmi per mettere le mani sui conti correnti. Tra queste, il phishing, che consiste nell'invio di email o SMS fasulli apparentemente riconducibili alla propria banca o istituto bancario. Tuttavia, non tutti sanno che oltre a questa tecnica ingannevole esistono almeno altre sei tecniche di truffa molto diffuse sui conti correnti. Vediamo quali sono e come difendersi.
I tentativi di truffa a danno dei correntisti sono in aumento: questo non è un dato di fatto, ma piuttosto una realtà molto preoccupante. È importante considerare che i criminali hanno affinato le loro tecniche adeguandosi ai tempi, utilizzando anche gli strumenti informatici di ultima generazione. Stare al passo e capire l'eventualità di essere vittima di un tranello orchestrato da criminali informatici permette di mettere al riparo i propri dati personali e salvaguardare i risparmi sul conto corrente.
Finire nelle mani dei truffatori è più semplice di quanto si possa immaginare. Individuare la truffa sta diventando un'abilità che dovrebbe essere affinata da tutte le persone. Anche perché i truffatori che entrano nel proprio conto corrente spesso non lasciano tracce, per cui è difficile risalire all'autore del prelievo che ha svuotato il conto.
Di recente l'allarme sull'aumento delle frodi sui conti correnti è arrivato dalla Germania, dove sono stati registrati molti tentativi di truffa che hanno coinvolto almeno 5 istituti bancari. Vediamo insieme quali sono le truffe più diffuse e come proteggersi.
Secondo quanto riportato da money.it, sono almeno 5 le banche in Germania che hanno subito feroci attacchi da parte di criminali informatici. Questi hanno operato una vasta ondata di phishing che ha coinvolto gli istituti di credito Postbank, Consorsbank, Comdirect, Volksbank e Deutsche Bank.
I truffatori hanno utilizzato il medesimo modus operandi con tutti i clienti. Inviano un messaggio email o SMS con un logo molto simile a quello dell'istituto di credito, ma che in realtà contiene link che rimandano al sito dei malfattori.
È vitale fare attenzione al contenuto delle "false comunicazioni", in quanto si richiede con un tono allarmante, tale da indurre nel panico il cliente, di fornire immediatamente i dati personali per scongiurare, ad esempio, il blocco del conto corrente, la disattivazione dell'account entro 24 ore, il rinnovo di alcuni parametri o altre motivazioni.
Alcuni clienti, presi dal panico, hanno rilasciato i loro dati, altri, insospettiti, hanno richiesto maggiori dettagli alla propria banca, facendo emergere il tentativo di truffa online in corso.
È importante sottolineare che le banche non chiedono mai ai propri clienti di inserire i propri dati personali via email o SMS. Se assaliti dal dubbio che la missiva sia veritiera o meno, è consigliabile contattare direttamente il proprio istituto di credito telefonicamente per richiedere maggiori dettagli.
Inoltre, è importante notare che spesso nelle comunicazioni dei truffatori sono contenuti errori grammaticali e sintattici, frutto della traduzione automatica operata da vari programmi.
Infine, non è mai consigliabile scaricare gli allegati presenti nelle email sospette, né aprirli, in quanto potrebbero contenere virus. È consigliabile cestinare l'email sospetta senza indugio.
D'altra parte, la propria banca è sempre disponibile a rilasciare ogni tipologia di informazione richiesta dal cliente, previo contatto telefonico.
Le truffe ai danni dei correntisti sono purtroppo frequenti e, spesso, molto sofisticate. Per questo è importante sapere come difendersi. Ecco alcuni dei tentativi di truffa più comuni e i consigli per non cadere in trappola:
Si tratta dell'invio di richieste di credenziali tramite email o SMS che apparentemente sembrano provenire dalla propria banca. In realtà, contengono dei link dannosi che reindirizzano a siti web fasulli del tutto simili alla banca, con l'obiettivo di eseguire una transazione in uscita di tutti i risparmi collegati al conto.
Si tratta di una truffa simile al phishing, ma in questo caso i malfattori operano con SMS al posto delle email. I messaggi contengono sempre un carattere di immediatezza per indurre la vittima a cliccare su un link dannoso.
In questo caso, i truffatori si camuffano da operatori bancari contattando il cliente telefonicamente. In questo modo, carpiscono la fiducia per ottenere informazioni sensibili o per indurre la vittima ad autorizzare transazioni fraudolente.
I truffatori raggirano la vittima per ottenere informazioni sensibili o per indurla a compiere azioni a suo sfavore. La formula utilizzata è simile alle altre, in quanto contiene un carattere d'urgenza, una minaccia imminente da prevenire e molte altre circostanze allarmanti.
Si tratta di un software dannoso installato sul tuo dispositivo per rubare informazioni bancarie. I malfattori lo diffondono tramite email, allegati, siti web infetti o chiavette USB.
Si tratta di una truffa molto sofisticata. I malfattori intercettano le comunicazioni tra te e la tua banca per rubare informazioni sensibili. I pirati informatici possono utilizzare reti Wi-Fi pubbliche non sicure.
I truffatori ottengono il controllo del tuo numero di telefono e lo usano per intercettare SMS e codici di verifica, per poi accedere al tuo conto corrente.