L'inchiesta di Genova che ha portato il Governatore della Liguria Giovanni Toti agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione ha riaperto il capitolo del finanziamento pubblico dei partiti. Questo sistema è stato sostanzialmente abolito dopo Tangentopoli e, soprattutto, sotto l'impeto anti-casta mosso prima dal best seller di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo del 2007, "La casta", e due anni più tardi dalla nascita del Movimento Cinque Stelle. In ogni caso, fu con la riforma del 2013 firmata dal governo a trazione Pd di Enrico Letta che quei fondi si azzerarono decidendo di limitare gli introiti delle forze politiche al 2xmille. Evidentemente, però, quella mossa non è servita a garantire la trasparenza tanto agognata. Tanto più che, da allora, i partiti sono stati costretti a puntare tutto sulle sovvenzioni private. Ma ora, in Parlamento, chi preme di più per la reintroduzione del finanziamento pubblico dei partiti? I più interessati sono il Partito Democratico e Forza Italia. Anche se, a fare la prima mossa sotto quest'aspetto, in realtà, è stata Azione: Carlo Calenda, in attesa di una riforma complessiva, ha proposto con un ddl una stretta sulle donazioni private. Secondo lui, i titolari d'impresa incompatibili con cariche elettive, vale a dire coloro i quali lavorano con gli appalti pubblici, non possono finanziare i partiti. E il Governo? Cosa ne pensa? Voci di dentro provenienti da Palazzo Chigi dicono che Giorgia Meloni è disponibile quantomeno a discuterne della reintroduzione del finanziamento pubblico.
A confermare il fatto che il governo Meloni non è affatto contrario a tornare al finanziamento pubblico ai partiti è stato il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo: è stato lui a sdoganarlo totalmente:
Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione originario di Genova, oltre a sdoganare la riforma per reintrodurre il finanziamento pubblico dei partiti, si è espresso anche sull'inchiesta all'origine di questo ripensamento: quella che ha messo nei guai il Governatore ligure Giovanni Toti:
Ma il Governatore deve dimettersi? Giorgia Meloni ha specificato di voler aspettare le risposte che Toti darà alla magistratura. Ma intanto, Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture nonché segretario ligure della Lega, l'ha messa così: